5 doti che un articolo deve avere per fare il botto sui social

5 doti che un articolo deve avere per fare il botto sui social

Fare i numeri con i contenuti di altri si può!

Quasi 2.000 click, di cui 1.000 solo nelle prime 12 ore.

Questo il risultato ottenuto da un articolo (non mio) che ho recentemente condiviso sui social e che, stando alle statistiche del Google URL Shortener, è stato oltremodo apprezzato.

Al raggiungimento di questa cifra, arrivata senza l’ausilio di alcun tipo di sponsorizzazione, ha sì contribuito il metodo di condivisione che solitamente adotto, ma gran parte del merito va data all’articolo stesso, in quanto dotato di alcune caratteristiche che lo hanno resto “irresistibile”.

Vediamo, quindi, quali sono e perché sono responsabili di questo inaspettato successo…

Ad ognuno la sua “potenza di fuoco”

Come ho già detto, quello che andrò ad analizzare non è un articolo di questo blog, ma un post tratto dal sito HDblog.it ed intitolato “L’intero corso di fotografia di Harvard è disponibile online”.

Al fine di comprendere l’entità del risultato, oltre ad invitarvi a leggere il post, permettetemi di elencarvi le risorse social attraverso le quali ho effettuato la sua condivisione, ovvero:

Il tutto per un pubblico potenziale di quasi 11.000 utenti, ai quali, se volessimo fare le cose per bene, andrebbero sottratti i doppioni, ma non sperate che mi metta a fare questo calcolo…

11.000 persone che, grazie all’interazione e alla ricondivisione del post effettuata da una ristrettissima minoranza, ad oggi hanno fatto arrivare 1.907 click sul post di Hdblog.

Google URL Shortener - Click totali

Importante, oltre alla “potenza di fuoco”, è sottolineare su quale canale questa ha avuto il maggiore impatto. Nel caso specifico, Facebook (mobile e desktop) ha fatto la parte del leone:

Google URL Shortener - Fonti dei click

Ora, se non lo avete ancora fatto, vi invito a leggere l’articolo, perché da qui in poi parleremo di quali sono state le 5 caratteristiche che hanno portato a questo inaspettato successo.

Le 5 caratteristiche di un articolo vincente

In ordine rigorosamente sparso, dato che ognuna delle seguenti caratteristiche è ugualmente importante, credo che il post abbia conquistato il pubblico soprattutto grazie alla sua:

  • Freschezza – Il fattore tempo è fondamentale quando si parla di news. Essere tra i primi a raccontare i fatti ci pone automaticamente nella posizione di essere i più ascoltati, in quanto unici (anche se per un breve periodo di tempo) nel nostro genere;
  • Autorevolezza – L’autorevolezza, nel caso specifico, va distribuita tra due diversi soggetti: Hdblog, che di certo non è l’ultimo dei blog di tecnologia in Italia, e Harvard, il cui nome, nell’immaginario collettivo, è storicamente associato all’alta qualità dello studio;
  • Popolarità – Quello della fotografia è un argomento tra i più popolari e trasversali che ci siano. Tutti facciamo fotografie e, specie nell’epoca in cui Instagram spopola tra gli internauti, sono molti quelli che vorrebbero migliorare nella tecnica fotografica.
  • Utilità – Il corso a cui si fa riferimento non solo è gratuito, ma è anche curato da una delle Università più rinomate al mondo. L’utilità dell’articolo, quindi, viene immediatamente percepita dall’utente, il quale è spinto ad approfondire la questione.
  • Facilità di comprensione – L’articolo è breve ed è scritto in modo estremamente semplice. Questo permette anche all’utente meno avvezzo alla lettura di fruirne senza annoiarsi e di comprenderne il significato senza alcuna possibilità di errore.

A queste potremmo aggiungerne altre, magari anche più tecniche, come la struttura del titolo o la foto di copertina, ma a livello di principi generali, è su queste basi che l’articolo “vince”.

Forma o sostanza? Entrambe, ovviamente!

Così come è vero che, se un buon prodotto non viene promosso o viene mal presentato al pubblico, non ha alcuna possibilità di decollare, è anche vero che la sola promozione non basta.

Se un prodotto è di qualità pessima o risulta inutile agli occhi della gente, lo si può anche mostrare a mezzo mondo, ma pochi saranno quelli che si interesseranno e spargeranno la voce.

Forma e sostanza vanno curate di pari passo se si desidera che qualcosa “faccia il botto”.

Alla prossima!


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Simone Bennati

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2 risposte

  1. AndyT ha detto:

    Eh, ‘sto Facebook… lo “odiano” quasi tutti, ma sembra indispensabile 😀

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