Blog, social e metro di Roma: 5 domande per @iltrenoromalido

Blog, social e metro di Roma: 5 domande per @iltrenoromalido

Binario, triste e solitario

Roma, si sa, dal punto di vista del trasporto pubblico è un vero casino.

Abbiamo solo 3 linee metropolitane e in certe zone periferiche non arrivano nemmeno gli autobus. Ci sono poi i treni locali, i quali, se funzionassero come si deve, potrebbero costituire una valida alternativa, ma anche qui si ha la sensazione di essere rimasti al Medioevo.

Tale situazione è ben nota a Andrea Castano (aka @iltrenoromalido su Twitter), autore del blog OdisseaQuotidiana, nonché pendolare “duro e puro” della linea ferroviaria Roma – Lido, la quale collega la stazione di Roma Porta San Paolo a quella del Lido di Ostia.

E’ già da qualche anno che Andrea scrive su OdisseaQuotidiana, raccontando in modo preciso e gradevolmente ironico quella che è la sua vita a bordo dei mezzi pubblici romani. Una cosa che mi piace del suo blog è che dedica ampio spazio alle segnalazione di problemi in tempo reale, nonché a contenuti di carattere satirico, quali vignette e fotomontaggi (alcuni di gran pregio).

Ho voluto fare ad Andrea alcune domande in merito alla sua attività di blogger-pendolare e a quello che OdisseaQuotidiana (più di 40.000 visite lo scorso luglio) rappresenta oggi per gli utenti del trasporto pubblico romano. Sentiamo dunque cosa ha da dirci…

Metro, metro delle mie brame

Ciao, mi chiamo Andrea, ho 40 anni e…

… sono un impiegato romano alle prese con il quotidiano inferno dei mezzi pubblici della Capitale.

Da circa 3 anni mi occupo di OdisseaQuotidiana, ovvero il blog nel quale parlo della mia vita da pendolare, nonché di quella di tutti coloro che condividono la loro “odissea quotidiana” con me.

Il tuo blog è ormai un punto di riferimento per chi, proprio come me, attraversa Roma affidandosi al trasporto pubblico e a darmene conferma sono state le oltre 40.000 visite che OdisseaQuotidiana ha raccolto solo nel mese di luglio. Cos’è che ti ha spinto a mettere nero su bianco la tua vita da pendolare? Sei partito avendo già un obiettivo specifico o hai dato vita a questo progetto così, “tanto per fare” ?

All’inizio ero spinto dalla sola voglia di raccontare i miei viaggi quotidiani. I primi post, infatti, sono classificabili come la semplice raccolta dei tweet che scrivevo stazione per stazione; roba che, a rileggerli oggi, suscitano una tenerezza infinita…

E’ solo in un secondo momento che mi sono reso conto che il romano medio alle prese con i disagi di ogni giorno è in grado di raggiungere picchi di comicità degni di un cabarettista di alto livello e questa neonata consapevolezza ha fatto sì che, al mero racconto degli eventi, andasse via via ad aggiungersi la denuncia ironica e sarcastica.

non sapevo di essere un treno

Questo tipo di comunicazione mi piace molto e diverte il lettore, anche quando questi è estraneo ai luoghi o ai fatti. Pensa che molti di quelli che seguono OdisseaQuotidiana mi hanno confessato di non aver mai preso un autobus; altri, invece, non vivono neanche a Roma.

Con il passare del tempo, e grazie a diverse collaborazioni, si sono poi aggiunti anche contenuti seri. Pubblico frequentemente mini-guide illustranti il funzionamento di metro e treni, nella speranza che questo porti a comprendere l’origine di alcuni disagi e quindi a incazzature più contenute da parte degli utenti del servizio di trasporto pubblico.

Metro for Dummies

Molto spesso i tuoi post contengono materiale che ti viene inviato dai lettori del blog o da chi ti segue sui social network. Fotografie, filmati, composizioni grafiche a sfondo satirico e un sacco di altra roba. Su OdisseaQuotidiana finisce tutto ciò che ti viene inviato o fai una cernita? Hai mai paura che ciò che pubblichi possa “portarti dei problemi”?

Su OdisseaQuotidiana pubblico quasi tutto quello che i lettori mi inviano.

Fino ad oggi non ho mai ricevuto nulla di realmente impubblicabile e non credo di dover temere qualcosa: se uno scatto o un video viene giudicato degradante per il servizio, per l’azienda o per la città, non è certo colpa del fotografo o di chi pubblica la foto, ma delle condizioni in cui versa il soggetto immortalato, che sia un treno/rottame o una stazione ridotta a discarica.

Ostia Lercia

L’unico vero filtro lo applico ai tweet che scelgo di ripubblicare sul blog: scarto quelli contenenti gli insulti gratuiti, i quali non aggiungono nulla, e mi tengo invece quelli più creativi e fantasiosi.

Mahatma Gandhi

Focalizzandoci sul lato social, quali sono le piattaforme sulle quali la tua attività di condivisione funziona meglio?

Quando si tratta di informare su quello che accade in tempo reale, Twitter è il massimo.

Facebook, invece, si dimostra molto più adatto alla condivisione di approfondimenti.

Gli altri social network attualmente li uso quasi esclusivamente come vetrina, ma prometto di andarmeli a studiare e di imparare ad utilizzarli correttamente quanto prima.

Pensi che mettere nero su bianco i disagi e le ombre del trasporto pubblico romano sia effettivamente utile alla risoluzione di alcuni problemi o, per quanto uno si sforzi, siamo ancora lontani dal far sì che la voce degli utenti venga seriamente presa in considerazione?

Purtroppo noi utenti siamo ancora molto lontani dall’essere ascoltati, ma credo comunque che raccontare ciò che non va sia la strada giusta da seguire: il solo fatto di riuscire a far capire alla gente l’inutilità del prendersela con l’autista o con il macchinista di turno è già di per sé un buon risultato. Quelli che hanno veramente il potere di cambiare le cose sono altri.

La forza della verità e della semplicità per un blog

Trovo che il blog di Andrea sia uno splendido esempio di “informazione dal basso”.

Quella di prendersi la briga di descrivere una realtà vissuta da molti, è una responsabilità non da poco e, se lo si fa con correttezza e trasparenza, nonché con fine ironia, è facile finire col diventare dei veri e propri punti di riferimento.

Da questo punto di vista, OdisseaQuotidiana non fa eccezione e il lavoro portato avanti da Andrea, per quanto amatoriale lo si possa considerare, si dimostra di un’utilità rara. Quella stessa utilità che, invece, progetti ben più grandi e ambiziosi, spacciati magari come geniali o rivoluzionari, non sono riusciti e forse non riusciranno mai a dimostrare.

Potete seguire Andrea su: Facebook, TwitterYoutube e ovviamente sul blog OdisseaQuotidiana.

Alla prossima!


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Simone Bennati

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