Il futuro del SMM: agenzie e freelance hanno i giorni contati

Il futuro del SMM: agenzie e freelance hanno i giorni contati

Paura, eh?

Sì, lo so. Il titolo è un po’ esagerato. Ma l’ho fatto solo perché volevo attirare a tutti i costi l’attenzione. Quindi, se adesso state leggendo, significa che ci sono riuscito.

Il fatto è che desidero ardentemente condividere con voi la mia visione su come si evolverà il Social Media Marketing in Italia nei prossimi 5 o 10 anni, ma dal punto di vista della gestione. Ovvero come gestiranno il lavoro sui Social le aziende che hanno bisogno di comunicare e promuoversi attraverso i Social Network.

Continueranno a rivolgersi alle agenzie di comunicazione e ai freelance, oppure decideranno di fare tutto da sole? Arriveranno a formare dei team digital interni, oppure lasceranno che a occuparsi sia il famigerato cuGGino smanettone?

Io una mia idea me la sono fatta e oggi vorrei parlarne assieme a voi…

Il SMM sarà “fatto in casa”?

Più mi guardo intorno, più mi convinco del fatto che, presto o tardi, anche le aziende italiane si renderanno conto che costituire team interni che si occupino della comunicazione digitale è, di fatto, la soluzione più sicura e comoda per tutti.

Avere una propria squadra di professionisti del Social permette, infatti, non solo di esercitare un maggior controllo su chi comunica a nome dell’azienda, ma anche di comunicare con maggiore consapevolezza. D’altronde, se si vive l’azienda, riuscire a raccontarne la filosofia e la vita è decisamente più semplice.

Ecco, quindi, che le imprese italiane più strutturate partiranno alla ricerca dei migliori professionisti del Social da mettere sotto contratto, così da formare un team che lavori solo ed esclusivamente per loro. Ogni giorno, tutti i giorni.

Quando quel giorno arriverà, freelancer e agenzie non potranno fare altro che spartirsi i piccoli clienti, dai quali andranno comunque sottratti coloro che continueranno comunque ad affidarsi al cuGGino smanettone citato poc’anzi.

E allora sì che assisteremo alle vera guerra dei prezzi. Con i freelancer che, per motivi legati a un più basso costo del lavoro, saranno notevolmente avvantaggiati.

Il futuro è dei social-impiegati

Non so se 5 o 10 anni saranno realmente sufficienti ad arrivare alla situazione finora descritta, ma sono convinto che molto presto occuparsi di Social Media Marketing significherà svolgere un lavoro dai contorni ben più impiegatizi rispetto al presente.

Gestire seriamente la comunicazione social di un’azienda significa, infatti, prendersi un impegno quotidiano, il quale può essere sostenuto solo da veri professionisti.

Avere un team di comunicazione interno non assicura il successo, né azzera la possibilità di errore. È altrettanto vero, però, che il fatto di disporre di una propria squadra di comunicatori digitali è fonte di maggiore tranquillità e sicurezza.

Perché non cominciare a pensarci già da subito, quindi? Il tempo stringe e i veri assi del Social non si trovano dietro l’angolo, ma bisogna cercarli molto attentamente.

Alla prossima!


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Simone Bennati

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2 risposte

  1. AndyT ha detto:

    Scanu ha lasciato il segno, eh? 😀

    Battute a parte, un’evoluzione di questo tipo potrebbe essere un bel “salto di qualità” per tutti coloro che si occupano di social media, nella percezione comune passerebbero da “fuffari” a lavoratori a tutti gli effetti – quali effettivamente sono 🙂

    • Simone Bennati ha detto:

      Ecco, questo è un aspetto al quale non avevo pensato, ma sì, credo che finalmente in questo modo l’attività di “socialcoso” acquisterebbe sicuramente maggior credito anche tra “i comuni mortali” 😉

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