M5STOP per Chrome e addio al M5S su Facebook

M5STOP per Chrome e addio al M5S su Facebook

Le vie del Chrome Web Store sono infinite

Stavo facendo un giro nel Chrome Web Store, ovvero la piattaforma web sulla quale vengono pubblicate le estesioni (dette anche Apps) disponibili per il browser di casa Google,  quando ad un tratto mi è caduto l’occhio su un’estensione piuttosto particolare… Il nome (M5Stop) ed il logo (un dito medio racchiuso in un divieto pentastellato) hanno stuzzicato la mia curiosità e così ho deciso di andare vedere di cosa si trattasse.

Inutile dire che non mi ero mai imbattuto in un’estensione di questo tipo. Un’estensione che, come recita la descrizione stessa, “Rimuove la spazzatura Grillesca dalla timeline di Facebook”. E sì che che di app bizzarre, tanto per Chome, quanto per Firefox, ne ho viste…

Andando a leggere la scheda tecnica è possibile apprezzare fino in fondo le funzionalità della app:

“M5Stop scansiona le tue pagine Facebook cercando contenuti grilleschi pericolosi per la democrazia e la tua salute mentale e li nasconde, oppure li rimpiazza con perle di saggezza di grandi pensatori. Così facendo eviterai inutili alterazioni del tuo stato d’animo e della tua mente”

Il resto delle specifiche non è meno esilarante, per certi versi, ma lascio a voi il piacere di andare a leggervi tutte le informazioni rilasciate da Giovanni Di Maggio, sviluppatore dell’estensione, il cui sito personale è attualmente in costruzione.

M5STOP - Scheda Tecnica

La prima pagina della scheda tecnica di M5STOP

 

M5STOP: Censura, sopravvivenza o mero perculamento?

Sinceramente non ho avuto né tempo, né modo di testare l’effettivo funzionamento dell’estensione, ma stando a quanto scrivono coloro che hanno avuto modo di utilizzarla, pare funzionare alla grande. Anche se alcuni utenti hanno tenuto a specificare che l’dentificazione dei post inerenti il partito di Grillo non è proprio perfetta.

Non è mia intenzione entrare nel merito dello spirito e delle finalità della app, ma una cosa mi preme comunque dirla: se qualcuno ha pensato di realizzare una app come questa è perché ha avvertito la necessità di risolvere un problema.

Il resto delle considerazioni, come solito, lo lascio a voi.


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Simone Bennati

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