Paragonare blog e blogger ha senso?

I 4 parametri fondamentali per paragonare 2 blog

Sei mejo te!

Quello di confrontare i risultati ottenuti da due soggetti appartenenti ad uno stesso contesto è un automatismo che ci appartiene da sempre.

Pensiamo al calcio, ad esempio, e alle squadre simbolo di città come Roma e Milano: da un lato abbiamo l’eterno confronto tra Roma e Lazio, dall’altro quello tra Inter e Milan. Elementi simili per loro natura, ma internamente strutturati e gestiti in modo totalmente diverso. Una diversità che si fa ancor più evidente nel momendo in cui, invece di paragonare l’Inter con il Milan, lo paragoniamo (con tutto il rispetto) con il Frosinone, ovvero un club decisamente più piccolo, con una storia diversa, disponibilità economiche e strutturali diverse e un seguito diverso.

Nel blogging è lo stesso: confrontare i risultati ottenuti da 2 blogger può essere utile ad indicarci il valore del singolo blog, ma solo se tale confronto tiene conto di questi 4 parametri:

  • Il target al quale il blog si riferisce;
  • La tipologia dei contenuti proposti (articoli caldi o articoli freddi);
  • L’età del blog;
  • Il tipo di promozione della quale il blog gode.

Senza una forte somiglianza in questi, fare un paragone tra 2 blog non ha alcun senso.

Trattandosi di una considerazione puramente personale, in questo post voglio spiegarvi perché credo che ognuno di questi parametri abbia un peso imprescindibile in sede di confronto.

Il target

Difficile che un blog nel quale vengono pubblicate ricette parli anche di telefonia.

Solitamente, quando si decide di aprire un blog, si tende a prendere in considerazione un argomento centrale, come ad esempio i social media, ed a pubblicare solo ed esclusivamente contenuti in stretta correlazione con esso.

Quasi tutti i blog, dunque, si rivolgono ad una precisa nicchia di interesse e questo ci porta alla logica conclusione che, più il tema scelto è “nazional-popolare”, più sarà ampia sarà la nicchia, ovvero il bacino di utenza al quale il blogger potrà attingere.

Ecco perché trovo imparagonabili i risultati ottenuti da un blog che tratta di speleologia con quelli ottenuti da uno in cui l’argomento centrale è la moda.

Secondo voi, sono più gli appassionati di speleologia o quelli di moda? Ça va sans dire…

La tipologia dei contenuti

Accennai alla differenza tra articoli caldi (news) e articoli freddi già in questo post, quindi, se non sapete o non ricordate cosa distingue le due tipologie di contenuti, vi invito a dargli un’occhiata.

Solitamente, un blog legato all’attualità pubblica ogni giorno nuovi contenuti. Ciò significa che gode di un quotidiano incremento delle pagine indicizzate dai motori di ricerca, nonché di un costante flusso di nuovo materiale da condividere sui social network.

Vantaggi dei quali chi scrive articoli freddi rarissimamente gode e che rende infattibile il paragone con chi ha invece basato la sua attività di blogging sulla diffusione di articoli caldi.

L’età

L’età del blog è un fattore fondamentale al fine di definirne il valore.

Tralasciando la mera SEO, un blog datato è un blog che ormai da tempo “riversa nel web” i suoi contenuti. Lo stesso tempo di cui il blogger ha indirettamente goduto per farsi conoscere.

E’ per questo che, quando la data di inizio di attività di un blog è molto più vicina nel tempo rispetto a quella di un altro, trovo il paragone tra i due del tutto inappropriato.

La promozione

Ultimo ma non meno importante, l’aspetto della promozione.

Un blog che si fa pubblicità attraverso i social network o i motori di ricerca, magari rivolgendosi all’advertising a pagamento, avrà sempre maggiori possibilità di raggiungere il proprio target rispetto a un altro che non investe in questo tipo di promozione.

Guardando ai social network, la combinazione tra il seguito del blog e il seguito del blogger può portare il blog stesso a raggiungere picchi altissimi di visibilità e quindi a macinare numeri importanti. Per quanto i temi da noi affrontati siano simili, fare un confronto tra Rudy Bandiera, tanto per fare un esempio, e me sulla base dei risultati numerici non avrebbe alcun senso.

Sei un blogger? Pensa a fare il tuo e vai avanti

Voglio concludere questo post dando un consiglio a chi ha da poco iniziato a scrivere e si sente frustrato, magari perché non riesce ad ottenere il successo sperato. Amico, fottitene!

Molti di quelli che oggi potremmo definire delle “star del blogging”, lo sono perché si sono fatte il culo per anni ed hanno curato la loro attività di scrittura in modo certosino, giorno per giorno, sfruttando la propria creatività, lo spirito d’osservazione e l’intraprendenza.

I numeroni, se si procede con caparbietà e costanza, prima o poi arrivano, ma ci vuole tempo.

Se i risultati non ci soddisfano, spesso è perché abbiamo un’aspettativa troppo alta, basata più sull’intimo desiderio di vederci glorificati che su parametri realmente attendibili.

Continuare sulla propria strada, cercando sempre di migliorarsi e di imparare dall’esperienza, propria e degli altri, è il modo più sicuro per ottenere ciò che si desidera.

Alla prossima!


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Simone Bennati

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4 risposte

  1. Bravo, questo post mi piace principalmente per due motivi:
    Il primo perché sottolinea un argomento che è certamente spunto di riflessione per nulla scontato per molti, ma allo stesso tempo (secondo motivo),non lascia spazio agli “scansafatiche”.
    Da’ tregua a chi si scervella sul perché ha più o meno seguito ma non lascia spazio a coloro che evitano il paragone a prescindere perché non hanno voglia di migliorarsi, campo in cui a mio parere il paragone aiuta a comprendere i propri limiti ed errori.

    Per me questo articolo passa a pieni voti! 🙂

    • Simone Bennati ha detto:

      Buongiorno @chiara_mydigitalheart:disqus,
      sono contento che il post ti sia piaciuto 🙂

      Devo confessarti che, mentre scrivevo, in realtà pensavo che la questione non sarebbe interessata e nessuno e che questo post sarebbe caduto nel dimenticatoio in tempi brevissimi.

      Mi ha sorpreso, invece, vedere che la riflessione che ho proposto è riuscita ad interessare anche coloro che non scrivono online. In pratica rappresenta uno di quei rari casi in cui sono stato contento di aver toppato una valutazione 😀

      Guardando al discorso degli “scansafatiche”, non posso che essere pienamente d’accordo con te 🙂

      Grazie per l’apprezzamento, Chiara, e buona giornata!

  2. Enigmamma ha detto:

    Menomale che parli anche di pubblicità: tema-tabù tra blogger, io ho smesso di credere a chi dice “no ero lì che scrivevo quattro righe per noia ed è arrivata la celebrità”. Ma all’inizio ci credevo.

    • Simone Bennati ha detto:

      Ciao @enigmamma:disqus,
      davvero è un tema tabù tra i blogger? Non me ne ero reso conto. E lo dico sinceramente.

      Non ho mai indagato su quelli che sono gli “investimenti pubblicitari” dei blogger a me più vicini o che comunque seguo, ma credo che se ponessi loro una domanda precise non riceverei un “no comment”. Magari sbaglio, eh… Però la mia sensazione è che quello della pubblicità non sia un tema tabù.

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