Promuovere un prodotto/servizio senza testarlo? Bitch, please!

Promuovere un prodotto o servizio senza testarlo - Bitch, please!

Fidarsi è bene, non fidarsi è molto bene

Giorni fa, mentre sfogliavo velocemente il blog di un noto professionista del Digital, mi è caduto l’occhio su un articolo riguardante una nuova piattaforma web sviluppata da un team italiano.

Dato che sono come San Tommaso, una volta terminata la lettura ed apprese le (presunte) mille e una rivoluzionarie funzionalità del servizio, ho deciso di andare a dare un’occhiata io stesso.

Approdato sul sito, mi sono ritrovato di fronte ad una piattaforma ancora in piena fase embrionale, la cui unica peculiarità era quella di essere quasi totalmente inutilizzabile.

Una “sopresa”, questa, che mi ha portato a formulare una serie di considerazioni…

Fare promozione alla cieca? No, grazie

Se da un lato so quanto sia utopistico riuscire a mandare online un prodotto web privo di difetti, dall’altro non riesco a spiegarmi come un così noto personaggio del mondo del Digital possa aver accettato di parlare di una piattaforma mal funzionante e per nulla innovativa.

Ciò che mi ha lasciato di sasso, dunque, è il fatto che il titolare del blog non abbia sentito il bisogno di fare alcun tipo di verifica, ovvero abbia deciso di fare promozione alla cieca.

Una scelta, questa, che i più esperti sanno finire con il rivelarsi un boomerang, in quanto:

  • L’interesse del lettore nei confronti di un servizio presentato come “innovativo” e rivelatosi poi “zoppo” precipita rovinosamente verso lo zero;
  • La stima e la fiducia nei confronti del promotore del servizio calano drasticamente, magari al punto da decidere di non fidarsi più della sua opinione.

Com’è possibile, quindi, che un professionista di quel calibro abbia optato per una scelta del genere? Che magari qualcuno gli abbia fatto un’offerta alla quale non poteva dire di no?

Il dubbio, vista la situazione, direi che è più che legittimo.

Il rispetto genera credibilità e la credibilità è tutto

Quando si parla di promozione, che la “marchetta” sia a pagamento o meno non è importante. Ciò che è importante, piuttosto, è che il promotore agisca sempre nel pieno rispetto del lettore.

Se ad esempio mi si presentasse l’occasione di parlare di un servizio/prodotto, la prima cosa che farei sarebbe andarlo a testare, in modo tale da saggiarne la qualità. Se poi questa dovesse rivelarsi scadente, di certo non gli dedicherei un articolo dai toni entusiasti!

La mia credibilità, infatti, è il mio valore. Se la svendessi, chi verrebbe più a cercarmi?

Alla prossima!


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Simone Bennati

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