Social Media Manager vs. Cliente: chi decide come vanno gestiti i Social?
Tra i due litiganti, il terzo ci rimette
Chi si occupa di Social Media Marketing lo sa: quella di darsi al fai da te è una pratica estremamente diffusa e a provarlo è innanzitutto l’alta percentuale di pagine e profili social gestiti in modo palesemente amatoriale.
Quando, però, un’azienda, un brand o un personaggio pubblico decide di fare il cosiddetto salto di qualità e affidarsi a un professionista della comunicazione, capita spesso che si verifichi un imbarazzante cortocircuito…
Tipico, ad esempio, è il caso in cui un Social Media Manager si trova a dover combattere con un cliente che, nonostante l’oggettiva impreparazione, desidera comunque continuare a dettare il piano di comunicazione del proprio brand.
Tale situazione può segnare l’inizio di un vero e proprio scontro fra Titani, il cui unico risultato è, purtroppo, lo svilimento dell’immagine professionale di entrambi.
Evitare inutili dispute è tuttavia possibile e in questo articolo vedremo come fare.
Meglio parlare che lottare
Durante il mio percorso di Social Media Manager, ho capito che, se un cliente si è occupato personalmente e per lungo tempo di gestire i canali social della propria azienda, difficilmente sarà disposto a dare pieni poteri a qualcun altro. È una questione di amore e premura per la propria creatura ed è del tutto comprensibile.
In situazioni particolarmente critiche, invece di impuntarsi e innalzare un muro, può essere decisamente più utile e fruttuoso adottare un approccio morbido, fatto di ascolto, comprensione e dialogo.
Magari vi sembrerà assurdo, ma il fattore emotivo ha un peso enorme in fase di definizione dei ruoli e organizzazione del lavoro. Immedesimarsi nel prossimo e rispettarne la visione è, quindi, assolutamente necessario. Solo così, infatti, si può instaurare e mantenere una collaborazione sana, armoniosa e proficua.
Un cliente attivo è una grande risorsa
Sempre a proposito del rapporto tra cliente e Social Media Manager, quest’ultimo non dovrebbe mai dimenticare che la persona che ha di fronte non è un Pincopallo qualsiasi, ma colui che meglio conosce la realtà oggetto della comunicazione.
Partendo da questo presupposto, se si ha il tempo e la voglia di istruire il proprio committente, lo stesso potrebbe persino arrivare a produrre per conto proprio contenuti non solo tecnicamente corretti, ma anche di altissimo valore.
Guardate, ad esempio, questo video realizzato da Mario Ciampetti di Olio Terre Rosse e da lui stesso condiviso con la pagina Facebook della sua azienda.
Innamorati della fioritura, innamorati delle #olive, innamorati dell’#extravergine #moraiolo #Umbria #Spello
Eccellenti Sapori Cocendolibando Nordfoodovestest Radicetonda Gabriella Lomazzi GastroliArt, il blog
Pubblicato da Olio Terre Rosse su Lunedì 3 luglio 2017
Mario non è un Social Media Manager, né un videomaker. Mario è un produttore di olio biologico e passa gran parte delle sue giornate in mezzo agli olivi o in frantoio.
Eppure, ormai qualche anno fa, ha capito che doveva portare il suo marchio sui Social, cosa che lo ha spinto a studiare e sperimentare. E questo è il risultato.
Chi gioca meglio deve stare in campo
Magari Mario non possiederà la raffinatezza di un vero esperto di comunicazione, ma, di fronte a un impegno e una passione del genere, con quale coraggio gli si potrebbe chiedere di farsi da parte e non parlare più del suo amato olio?
Non so voi, ma io mi guarderei bene dal farlo. Non perché Mario mi faccia paura, ma perché so che non riuscirei mai a parlare del suo prodotto con la stessa poesia.
E la poesia, quando si parla di comunicazione, è terribilmente importante. La poesia, più della funzionalità e del prezzo, è ciò che fa vendere un prodotto.
Alla prossima!
Se ti è piaciuto questo post, condividilo sui Social e iscriviti alla newsletter!