Too Good To Go: 5 domande per Pierluigi Simmini, Area Manager Centro e Sud Italia

Too Good To Go: 5 domande per Pierluigi Simmini, Area Manager Centro e Sud Italia

La lotta allo spreco alimentare è realtà

Era la metà di luglio quando venni a sapere di Too Good To Go e della sua app. E il merito, manco a dirlo, fu di un post sponsorizzato che vidi passare su Facebook.

Nonostante sia sempre ansioso di provare ogni nuova applicazione, confesso che mi ci volle comunque un mese prima di ordinare la mia prima Magic Box.

Da allora, l’app che permette di combattere gli sprechi alimentari tramite l’acquisto di cibo rimasto invenduto è diventata uno dei miei punti di riferimento.

Oggi, grazie alla disponibilità di Pierluigi Simmini, Area Manager Centro e Sud Italia di Too Good To Go, vedremo come questa virtuosa iniziativa nata in Danimarca sta modificando, anche in Italia, le abitudini di acquisto delle persone, nonché alcuni dei traguardi raggiunti in termini di lotta allo spreco alimentare.

Prima, però, vi riassumo come funziona Too Good To Go e quali possibilità offre…

Too Good To Go: cerchi, prenoti, ritiri

Premesso che sarà Pierluigi a illustrare il funzionamento di Too Good To Go dal lato dell’esercente, vi spiego in due parole come utilizzarla per fare acquisti.

Prima di tutto, onde poter prenotare, pagare e ritirare le Magic Box – che altro non sono che dei bustoni pieni di roba da bere e/o mangiare – è necessario scaricare la app di Too Good to Go, la quale è disponibile sia per dispositivi Android che iOS.

Too Good To Go - Scarica la app

Fatto questo, è importante permettere alla stessa di geolocalizzare il proprio smartphone, così da identificare in primis gli esercenti vicini alla propria posizione.

Questi possono essere visualizzati sia sotto forma di elenco (voce Lista del menu principale), sia come punti di una mappa (voce Mappa del medesimo menu).

A tale proposito, è importante sapere che i punti possono essere di tre colori:

  • Verde, che significa che ci sono ancora molte Magic Box a disposizione
  • Giallo, che indica che le Magic Box prenotabili stanno per terminare
  • Rosso, che simboleggia l’assenza di Magic Box disponibili per il ritiro

Una volta selezionata l’attività di proprio interesse, tutto quello che bisogna fare è aprire la relativa scheda, premere su Acquista Ora e procedere con il pagamento.

Too Good To Go - Acquisto effettuato

Vien da sé che il contenuto delle Magic Box dipenda dal tipo di esercizio che si è scelto – una macelleria avrà un invenduto ovviamente molto diverso da quello di un bar – e che l’orario del ritiro debba essere tassativamente rispettato.

Una volta raggiunto l’esercizio in cui si è effettuato l’acquisto, si mostra la ricevuta digitale all’esercente e si ritira la propria Magic Box.

Fine. Piuttosto semplice, no?

5 domande su Too Good To Go

Ora che abbiamo chiarito come funziona la app di Too Good To Go, vediamo cos’ha da dirci Pierluigi in merito ad alcuni aspetti (tecnici e non) di particolare importanza.

Innanzitutto, chi è Pierluigi Simmini? E cosa c’entra con Too Good To Go?

Ciao, mi chiamo Pierluigi, ho 32 anni e…

Sono nato e cresciuto a Salice Salentino, un paesino in provincia di Lecce noto per il buon vino, la splendida campagna e la vicinanza con l’incantevole Mar Ionio.

Dal 2011 vivo a Roma, città in cui ho terminato gli studi in Economia & Management e dato il via alla mia carriera professionale.

Dopo un’esperienza di 2 anni e mezzo come Account Manager in un’azienda di formazione linguistica e un viaggio in Sud America (un’avventura indimenticabile!), mi sono avvicinato al mondo del food, e in particolare al segmento del delivery.

Moovenda è stata la prima realtà con cui ho collaborato, e lì sono rimasto per circa 2 anni. Poi, meno di sei mesi fa, è arrivata la grande svolta lavorativa…

Un giorno apro Linkedin e scopro Too Good To Go. Guardo la società, mi studio il progetto e, quasi senza neanche pensarci, invio la mia candidatura. Il risultato è ciò che sono oggi: Area Manager del Centro e Sud Italia di questa splendida realtà.

Too Good To Go - Team di Roma

Sono davvero orgoglioso di far parte di questo gruppo. Poter coniugare lavoro e passione è qualcosa di bellissimo e auguro a tutti di poterci riuscire. Vivere in questo modo ti dà un’energia e un entusiasmo che quasi non pensavi di avere, nonché una grande fiducia nelle tue capacità. Insomma, senti di poter spaccare!

A proposito di Too Good To Go, in quale misura questa interessante iniziativa sta contribuendo alla riduzione del fenomeno dello spreco di cibo?

Nata verso la fine del 2015 in Danimarca, oggi Too Good To Go è presente in 13 Paesi europei. Gli utenti registrati sono più di 15 milioni e gli esercizi affiliati crescono al ritmo di 3 mila nuove adesioni ogni mese.

Too Good To Go - Il più grande Marketplace di cibo inveduto

Ogni giorno, circa 65 mila Magic Box vengono ordinate in tutta Europa, con un salvataggio totale di più di 20 milioni di pasti. Questo ha finora evitato l’emissione di oltre 53 mila tonnellate di CO2, che è più o meno quanto pesava il Titanic!

In Italia, invece, gli utenti registrati sono circa 300 mila e i pasti salvati superano le 85 mila unità. Facendo due conti, in poco più di 6 mesi Too Good To Go ha fatto sì che nel nostro Paese non venissero emesse oltre 210 tonnellate di CO2. 

Siamo ancora agli inizi, ma questo è già un grande risultato!

Se fossi il proprietario di un’attività e decidessi di affiliarmi a To Good To Go, cosa dovrei fare e quali sono le cose che dovrei sapere? Ad esempio: affiliarsi ha un costo? Come gestirei le Magic Box e come funzionano i pagamenti?

Entrare a far parte della rete di Too Good To Go è semplicissimo: basta andare sul sito, cliccare sulla voce Sei uno store? e compilare il modulo in primo piano.

Fatto questo, si riceve una mail con allegato il file per l’adesione, al quale farà seguito un contatto diretto da parte di un rappresentante del nostro team.

Coloro che decidono di aderire a Too Good To Go non stipulano alcun contratto, ma entrano a far parte della nostra rete senza vincoli, né costi.

Una volta definita la collaborazione e dato il via all’attività, il nostro introito è rappresentato da una minima commissione che percepiamo su ogni Magic Box venduta, nonché da un piccolo contributo atto a sostenere il tutto.

Ogni esercizio gestisce le proprie Magic Box in totale autonomia, definendo ogni giorno quante box mettere a disposizione, l’orario di ritiro e il tipo di prodotti. La cosa importante è che si rispetti il quantitativo di merce definito in accordo con l’applicazione (es. Magic Box da 4,99€ = merce invenduta per un valore 15€).

Come hai potuto verificare tu stesso, gli ordini debbono essere effettuati e pagati direttamente dall’app tramite carta di credito, PayPal o Google Pay.

Infine, Too Good To Go provvede a trasferire periodicamente l’importo incassato al singolo esercente, naturalmente al netto della commissione trattenuta.

Solitamente, quando si parla di cibo invenduto, viene da pensare che lo stesso sia disponibile solo nelle ore serali, o comunque in prossimità dell’orario di chiusura della specifica attività. Sfogliando l’app di Too Good To Go, invece, si scopre che molti esercenti impostano l’orario del ritiro delle Magic Box anche nella fascia mattutina, magari per colazione. Come è possibile questo? Non c’è il rischio che la vostra piattaforma venga sfruttata per vendere cibo che non è realmente rimasto invenduto?

Ovviamente il rischio c’è sempre, ma siamo noi stessi a concordare gli orari di ritiro con gli esercenti . Inoltre, non ci stanchiamo mai di ricordare ai nostri affiliati che le Magic Box debbono contenere generi alimentari rimasti invenduti.

Di solito, gli esercenti che impostano gli orari di ritiro delle loro Magic Box nella fascia mattutina lo fanno per i seguenti motivi:

  • Chiudono presto, come nel caso dei mercati rionali
  • Trattano prodotti caratterizzati da un ciclo di vita breve, i quali vengono sovraprodotti durante il giorno (es. pizza al taglio)
  • Conoscono già il valore di ciò che rimarrà a fine giornata, in quanto hanno metodi standardizzati di produzione. Questo li spinge a quantificare in Magic Box quello che sarà il loro invenduto e a metterlo a disposizione prima di arrivare in prossimità della chiusura, così da salvaguardarne la qualità

È ovvio che qualcuno che tenti di fare il furbo possa capitare, ma, grazie alle segnalazioni degli utenti, stiamo riuscendo a contrastare e contenere il fenomeno.

Nel mio quartiere sono ancora pochi gli esercenti che conoscono Too Good To Go. Se volessi segnalarvi l’esistenza di una panetteria, un bar o una qualsiasi altra attività che mi piacerebbe trovare sulla piattaforma, cosa dovrei fare? E ancora, come funziona l’approccio tra To Good To Go e l’esercente segnalato?

Ogni utente può segnalare un’attività seguendo questa semplice procedura:

  1. Apri la app di Too Good To Go
  2. Dalla pagina iniziale, seleziona Altro (ultima voce a destra del menu principale)
  3. Clicca su Contattaci e, dal menù a tendina, scegli come oggetto del messaggio “Vorrei suggerire uno store da aggiungere sull’app”
  4. Nel corpo del messaggio, scrivi nome, indirizzo e tutto ciò che riguarda il locale

Le segnalazioni arrivano direttamente al nostro team, il quale si occupa e di contattare l’esercizio indicato e proporgli di iniziare a salvare cibo assieme a noi.

Vien da sé, quindi, che questo e gli altri tipi di segnalazioni siano per noi molto importanti. Dunque segnalate, segnalate e segnalate!

Con Too Good To Go vincono tutti

Giunti al termine di questa lunga e – mi auguro – interessante intervista, oltre a ringraziare Pierluigi per la sua disponibilità, vorrei sottolineare il motivo per cui ho voluto parlarvi di Too Good To Go e dedicargli tutto questo spazio.

Io di iniziative, con o senza app annessa, legate a cause più o meno nobili ne ho viste e ne vedo tuttora parecchie. Nessuna, però, mi ha mai convinto veramente.

Di fatto, la differenza che riscontro tra Too Good To Go e altre app simili è che il suo utilizzo è estremamente semplice, tanto per l’utente, quanto per l’esercente.

E poi vincono tutti: chi acquista cibo, in quanto può portarsi a casa un sacco di roba spendendo pochissimo; chi vende cibo, perché ottiene un guadagno che altrimenti non otterrebbe; l’ambiente, che si risparmia un bel po’ di CO2.

Insomma, cos’altro si potrebbe chiedere a una app del genere?

Alla prossima!


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Simone Bennati

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