Vuoi che il Web cambi in meglio? Allora accendi il cervello e partecipa!
Partecipare o presenziare? A te la scelta
Quando si parla del comportamento degli utenti del Web, è difficile riuscire ad introdurre un concetto complesso e delicato come quello della partecipazione senza commettere passi falsi.
Se da un lato, infatti, il rischio di scadere nel becero paternalismo è alto, dall’altro si potrebbe finire con il confonderla con l’attivismo, e lanciare, quindi, un messaggio totalmente diverso.
Eppure, se si prova ad osservare dalla giusta distanza il comportamento di coloro che vivono la Rete, la generalizzata mancanza di partecipazione è uno degli elementi più evidenti.
Pensiamo, ad esempio, al numero di persone che, consapevoli dell’esistenza di una minaccia (es. un virus informatico), si adoperano per difendersi e dare l’allarme e a quante, invece, si limitano ad osservare impassibili l’avanzare del fenomeno, finendo con l’esserne travolte.
Le prime, quando va bene, si contano sulle dita di una mano. Con le seconde, invece, ci si potrebbe riempire il Modena Park. E senza che Vasco Rossi si scomodi a cantare.
Con questo articolo intendo suggerire 3 semplici modi in cui ognuno di noi può trasformare la propria presenza sul Web, ed in particolare sui Social Network, da passiva ad attiva. Per il bene proprio, ma anche e soprattutto per quello della Rete e di chi quotidianamente la abita.
Ok, partecipiamo. Cosa bisogna fare?
Come detto poc’anzi, le attività che andremo a vedere riguardano specificatamente il mondo dei Social Network, ma, per comodità, mi limiterò a fare riferimento al solo Facebook.
Vediamo, quindi, cosa possiamo fare affinché il Web diventi un posto migliore…
Segnalare tutto ciò che è improprio, inadatto o lesivo
Quante volte, scorrendo il news feed, capita di incrociare post ingannevoli e/o offensivi, profili palesemente fake o Pagine dai contenuti a dir poco inadeguati?
In situazioni del genere, se veramente si desidera migliorare la qualità degli spazi digitali, è necessario inviare una segnalazione a Facebook, in modo tale che il team di moderatori possa verificare l’eventuale violazione degli Standard della Comunità e prendere i dovuti provvedimenti.
Negli ultimi giorni, ad esempio, mi sono fatto carico di segnalare un Pagina che inneggiava all’odio ed un Profilo sfruttato per promuovere un’attività commerciale. La prima, come ho illustrato anche in questo post, è stata rimossa; il secondo, invece, è tutt’ora in fase di analisi.
Se avessi lasciato perdere, magari nella speranza che se ne occupasse qualcun altro, quella Pagina sarebbe ancora lì a diffondere slogan e contenuti razzisti in giro per la piattaforma.
Quindi direi che ne è valsa la pena.
Intervenire direttamente su chi condivide notizie false
Il fenomeno delle fake news, ovvero le cosiddette “bufale”, è in continuo aumento e, nonostante gli sforzi delle diverse piattaforme social, non accenna a retrocedere.
Stando così le cose, i primi a dover evitare che la disinformazione dilaghi siamo proprio noi utenti. Il che non significa solo non condividere false notizie, ma anche andare ad intervenire direttamente su coloro che, magari in buona fede, danno visibilità a questo tipo di contenuti.
Se un nostro contatto non si è curato di verificare la fondatezza di una notizia, pensiamoci noi a segnalargli la svista, magari linkandogli una fonte in cui la notizia stessa viene smentita.
In buona sostanza: chi ha più buon senso, cerchi di trasmetterlo agli altri.
Condividere contenuti verificati e informativi
Notizie vere e fake news si diffondono alla stessa maniera: premendo il tasto “Condividi”.
Ragion per cui, più informazioni reali e verificate si mettono in circolazione, più si assottiglia la possibilità che bufale e notizie di dubbia provenienza predano piede e facciano danni.
I Social Network, come sono solito ripetere, non servono solo a cazzeggiare e a soddisfare il proprio Ego, ma anche e soprattutto a scambiarsi informazioni, dati, conoscenza.
Condividere un selfie in meno ed un’informazione utile e verificata in più non vi renderà meno belli, meno intelligenti o meno desiderabili. Ma, anzi, sortirà l’effetto esattamente contrario.
Basta poco, che ce vò? [cit.]
Mi auguro, davvero, che quanto detto fin’ora non vi sia arrivato come una paternale, ma quello della partecipazione al miglioramento della qualità della Rete, argomento del quale ho parlato anche in questa diretta con Leonardo Vannucci, è un tema che mi sta particolarmente a cuore.
E sì, so perfettamente che “il marcio” prende vita e cambia forma in continuazione, ma se noi per primi non ci facciamo nulla per ostacolarlo, poi con chi ce la prenderemo quando la situazione sarà diventata realmente insostenibile? Con Babbo Natale?
Alla prossima!
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