Facebook Ads: come e quando utilizzare l’opzione “Escludi delle persone”

Facebook Ads - come e quando usare la funzione Escludi delle persone (cover)

Targettizzare significa anche escludere

Quando si imposta una campagna di sponsorizzazione su Facebook, uno degli step più importanti è rappresentato dalla definizione del target, ovvero quella porzione di utenza che andrà a visualizzare le inserzioni pubblicitarie via via pubblicate.

Durante questa delicatissima fase, l’inserzionista ha la possibilità di specificare le caratteristiche degli utenti che intende raggiungere, quali, ad esempio, l’età, la posizione geografica, il livello d’istruzione, il sesso e molte altre ancora.

In realtà, come gli advertiser più attenti avranno sicuramente notato, Facebook Ads non offre solo la possibilità di definire i tratti del pubblico di proprio interesse, ma anche quelli di coloro a cui non si vogliono mostrare i propri sponsored post.

Di utilità pari a quella di qualsiasi altra forma di targetizzazione, tale attività di scrematura è attuabile attraverso la funzione Escludi delle persone (Exclude People).

Vediamo, quindi, come sfruttarla al meglio attraverso un semplice esempio.

Più verticale è il pubblico, meglio è

Mettiamo il caso di essere uno dei membri di una neonata band di Roma che suona Death Metal e che punta a farsi conoscere in primis sul territorio urbano.

Una volta creata la pagina Facebook e attivato il relativo account pubblicitario, decidiamo di cominciare a pubblicare e promuovere alcuni dei nostri video musicali.

Aperto il Business Manager di Facebook e avviata la creazione della prima campagna, nella sezione Pubblico decidiamo di indicare le caratteristiche dei nostri utenti tipo, fino a raggiungere la presente situazione:

Facebook Ads Manager - Pubblico

Come è possibile vedere, oltre ad aver specificato l’età delle e la posizione geografica degli utenti di nostro interesse, abbiamo anche segnalato alcuni dei gruppi Death Metal ai quali ci ispiriamo, come gli Entombed, i Deicide e i Carcass.

È a questo punto che, se volessimo, potremmo ulteriormente migliorare la nostra targetizzazione. E il come è presto detto: tramite l’opzione Escludi delle persone.

Come anticipato poc’anzi, questa ci permetterebbe di specificare che non desideriamo che le nostre inserzioni vengano mostrate a utenti aventi determinate caratteristiche, le quali debbono essere espressamente indicate.

Nel caso specifico, ad esempio, essendo noi dei giovani puristi del Death Metal, potremmo decidere di non far vedere i nostri post a chi, ad esempio, segue gli Anthrax, i Megadeth, i Metallica e gli Slayer, ovvero note band Trash Metal.

Stabilito questo, non dovremmo far altro cliccare sulla voce Escludi delle persone e inserire i nomi dei gruppi di cui sopra, così come mostrato in questa immagine:

Facebook Ads Manager - Exclude People

Va detto che, anche a livello di esclusione, i parametri sui quali si può lavorare sono molti. Potremmo, ad esempio, decidere di escludere tutti quegli utenti che frequentano un istituto alberghiero o magistrale. Così, perché ci stanno antipatici.

È ovvio, però, che anche queste scelte vadano opportunamente ponderate, onde non rischiare di perdere fette di pubblico vaste e potenzialmente interessate.

Situazioni diverse, esigenze diverse

Quello che abbiamo visto è solo uno dei tanti esempi in cui la funzione Escludi delle persone potrebbe tornare utile, e forse non è neanche il più intuitivo.

Pensiamo, però, a casi come quello di un ristorante vegano, che di certo non avrà intenzione di mostrare le proprie inserzioni agli utenti interessati a cose come hamburger o tagliata, o quello di un locale per soli tifosi della Roma, il quale non vorrà certo che i suoi sponsored post finiscano nel news feed di quelli della Lazio.

Insomma, le situazioni in cui questa particolare opzione di targettizzazione può essere sfruttata sono molteplici e, così come spesso accade, sta all’inserzionista intuire quali potrebbero essere le combinazioni a lui più favorevoli.

Nel targeting, il grosso del lavoro è tutto nell’analisi.

Alla prossima!


Se ti è piaciuto questo post, condividilo sui Social e iscriviti alla newsletter!

Simone Bennati

Potrebbero interessarti anche...

Questo sito utilizza cookies indispensabili per il suo funzionamento. Cliccando Accetta, autorizzi l'uso di tutti i cookies.