Lingua italiana: conosciamola meglio grazie a Twitter

Lingua italiana: conosciamola meglio grazie a Twitter

Quando la lingua è giusto mettercela

Grammar Nazi. E’ così che mi chiamano gli amici. Se lo fanno, è perché ho il brutto vizio di intromettermi nei loro discorsi, correggendoli mentre parlano. Ma per quanto mi renda conto di essere fastidioso, io proprio non riesco a resistere. I verbi coniugati in modo fantasioso, così come la punteggiatura sballata nella forma scritta, mi fanno l’effetto delle unghie sulla lavagna e questo fa nascere in me l’inarrestabile bisogno di intervenire in difesa della lingua italiana.

Dal canto mio, ringrazio coloro che si prodigano nel correggermi. Sono momenti di apprendimento. Così come lo sono quegli spazi di tempo in cui, preso dalla voglia di saperne di più sulla lingua italiana, mi fermo a leggere specifici profili Twitter.

Già perché forse non tutti sanno che… [cit.] su Twitter sono numerosi i profili sui quali si parla della lingua italiana. La maggior parte di questi cavalieri dell’italico idioma si fa ogni giorno portatrice della grammatica, diffondendone le regole e ricordandone l’importanza. Altri, invece, si dilettano nel dare risalto a termini poco noti, spesso classificati come forbiti o arcaici. I più sfacciati, infine, amano farsi beffe di tutti quegli utenti che si producono in veri e propri obbrobri linguistici, ritwittandoli o commentandone sarcasticamente le opere.

Quest’oggi voglio parlarvi di 3 di essi, ossia: La Grammatica (@grammaticae), La Parola Forbita (@LaParolaForbita) e il profilo ufficiale de l’Accademia della Crusca (@AccademiaCrusca).

La Grammatica

Tra i profili che ho nominato, quello de La Grammatica è il primo del quale appresi l’esistenza. Il suo proprietario, Nicolò Zarotti gestisce su Facebook una fanpage dal titolo piuttosto esplicito: “L’italiano non è una cazzo di opinione. Imparalo”. Non posso che essere d’accordo. Il tono severo e scarso complimenti (come direbbe mia nonna) con il quale vengono affrontate, caso dopo caso, le regole inerenti l’ambito della grammatica, aiutano sicuramente il lettore a memorizzare quanto scritto da Nicolò. Se avete qualche dubbio sull’uso di apostrofi, plurali, uso delle doppie e quant’altro, questo è il profilo giusto da seguire.


La Parola Forbita

Ho scoperto La Parola Forbita meno di un mese fa. Credo si tratti di un profilo piuttosto giovane. Scorrendo a ritroso la cronologia dei tweet, infatti, non riesco ad andare più indietro del 4 aprile. Ma a parte questo, ciò che mi ha colpito, divertito, interessato è il tipo di attività che viene svolta quotidianamente dal gestore (o i gestori, non saprei dirlo) di questo profilo: ogni giorno viene pubblicata un’immagine illustrante la definizione di un termine considerato forbito. Oggi, ad esempio, è il turno di Eziologia. La Parola Forbita al momento conta solamente 211 follower, quindi vi invito ad unirvi ad essi e a ritwittare le sue pubblicazioni.


Accademia della Crusca

Last but not least, ecco l’Accademia della Crusca. Qui non c’è veramente bisogno di fare grandi presentazioni. Come infatti recita l’introduzione all’Accademia riportata sul sito ufficiale, “In Italia e nel mondo l’Accademia della Crusca è uno dei principali punti di riferimento per le ricerche sulla lingua italiana“. Nonostante fossi più che sicuro della presenza dell’Accademia su Facebook, ritrovarla anche su Twitter, nonché vederla animata in modo piuttosto vivace, è stata una vera sorpresa. Ma ancor più lo è stato vedere che i follower incassati dall’Accademia sono ben 24600.

Beatrice: il social network della lingua italiana

Per concludere, una bella notizia: a maggio nascerà Beatrice, il primo social network dedicato alla lingua italiana. Come scrive Adnkronos nell’articolo dedicato, su Beatrice “I ‘paladini’ della lingua italiana potranno così interagire in modo creativo tra loro e condividere le loro idee per promuovere e rendere sempre più vitale la nostra lingua”. Una volta che il tutto avrà preso vita, mi auguro di ritrovarvi iscritti anche lì.


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Simone Bennati

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