Not Just Analytics: il tool gratuito per analizzare i profili Instagram
A caccia di cazzari con Not Just Analytics
Ci sono due cose che proprio non riesco a digerire: i peperoni e i cazzari.
Entrambi responsabili dei miei malumori intestinali, i primi evito espressamente di mangiarli, mentre i secondi cerco di identificarli prima che riescano a fare danni.
Inutile dire che rinunciare ai peperoni sia di gran lunga più semplice dello stanare i cazzari, ma è altresì vero che il Web è ricco di strumenti di investigazione e che grazie a questi è possibile ottenere informazioni estremamente interessanti.
Ispirato dal consiglio di un amico, ho trovato in Not Just Analytics il Dr. Watson che ogni Sherlock Holmes vorrebbe, ovvero un compagno d’indagine meticoloso, attento e capace di realizzare un quadro completo dei profili Instagram di mio interesse.
Permettetemi, quindi, d’illustrarvi le proprietà di questo ottimo tool, certo del fatto che anche i meno smaliziati di voi sapranno sfruttarlo senza difficoltà alcuna.
Come funziona NJlitics
Come detto poc’anzi, Not Just Analytics è un tool di analisi dei profili Instagram, ovvero uno strumento pensato per raccogliere specifici dati, metterli in relazione e ottenere, così, informazioni utili a valutare le performance di un profilo.
Una volta inserito lo username relativo al profilo che si desidera analizzare (es @mr_bennaker), Not Just Analytics si occuperà di mostrare:
- Il tasso di engagement medio, ovvero il rapporto tra le interazioni ottenute dai post e il numero di follower posseduti (il mio, ad esempio, supera il 10%);
- L’andamento dei follower in uno spazio temporale compreso tra un momento A e un momento B (es. dal 1 settembre al 1 ottobre);
- L’aumento o il calo dei follower e dei following giorno per giorno all’interno di un determinato periodo;
- La crescita o decrescita dei follower e dei following su base settimanale o mensile rispetto al periodo subito precedente;
- La crescita media di follower registrata negli ultimi 7 giorni;
- I like e i commenti ottenuti dagli ultimi 12 post;
- Gli hashtag più utilizzati negli ultimi 12 post (ad esclusione di quelli inseriti nei commenti, i quali non vengono conteggiati).
Il bello di Not Just Analytics è che i dati raccolti vengono riportati sia in versione tabellare, sia sotto forma di grafico, in modo tale da riuscire a identificare con estrema rapidità le eventuali variazioni sospette.
Nell’immagine di cui sotto, ad esempio, è possibile vedere come questo account abbia dapprima smesso di seguire un considerevole numero di profili (anche più di 200 al giorno!), per poi cominciare a seguirne altrettanti. Un comportamento, questo, spesso dovuto all’impiego di bot, ovvero software che si occupano di interagire al posto dell’utente, magari sfruttando la tecnica del follow/unfollow.
In questo grafico, invece, troviamo evidenziate le interazioni (like e commenti) ottenute dagli ultimi 12 post pubblicati dal medesimo profilo Instagram.
Vien da sé che, al fine di garantire la corretta interpretazione dei dati, è necessario che a visionarli sia qualcuno che ha maturato una certa esperienza all’interno della piattaforma e che magari conosca i più comuni metodi di gonfiamento dei numeri.
Il mio consiglio, quindi, è quello di sfruttare Not Just Analytics ogni volta che si ha la necessità di misurare le reali performance di un profilo, onde evitare, ad esempio, di affidarsi a influencer improvvisati e cazzari dell’ultima ora.
Come leggere i dati di NJlitics
Prima di salutarci e lasciarvi smanettare con Not Just Analytics, permettetemi di fornirvi alcune importanti indicazioni sulla corretta lettura dei dati:
- Ancor prima di guardare al numero di follower posseduti da un profilo, è importante considerare il suo tasso di engagement. Un profilo con molti follower (20 – 30 mila), ma un tasso di engagement estremamente basso (diciamo attorno al 2%), è molto probabile che abbia costruito il suo seguito in modo artificioso, ovvero acquistando finti follower o sfruttando (manualmente o tramite un bot) la tecnica del follow/unfollow. Di conseguenza, a meno che non si tratti di Kim Kardashian o Cristiano Ronaldo, la visibilità che otterremmo affidando la promozione del nostro brand a un profilo con un tale engagement rate sarebbe a dir poco esigua;
- Attenzione ai picchi! Se notate che i follower di un profilo hanno subito un’improvvisa impennata, questa può essere dovuta a 2 soli eventi: o il proprietario del profilo che state analizzando è stato ospite del Festival di San Remo, oppure quegli utenti hanno cominciato a seguirlo a seguito di una transazione economica, ovvero sono stati acquistati. I servizi di compravendita di follower meno raffinati, infatti, erogano gli stessi in tempi brevissimi (24h circa), creando degli sbalzi di seguito di cui anche un cieco si accorgerebbe. È doveroso, quindi, considerare gli eventi che hanno interessato la persona o l’azienda a cui è collegato il profilo, al fine di capire se un improvviso incremento può essere legato a un evento specifico (es. essere finiti sui giornali) o meno;
- Ricordate che molti bot sono impostati per interagire sulla base degli hashtag inseriti nella descrizione o nei commenti di un post. Indi per cui, nel momento in cui andrete a valutare le interazioni, fatevi un giro sul profilo Instagram vero e proprio e vedete da quali profili sono state eseguite. Se noterete una fitta presenza di account apparentemente non in linea con il profilo che state osservando (es. la foto di un pub della periferia di Roma che ha totalizzato 100 like, di cui 40 lasciati da utenti americani, indiani o neozelandesi), allora il suo reale tasso di engagement andrà ridimensionato. Sempre che quegli stessi like non siano stati direttamente acquistati, e allora il discorso si aggrava;
- Considerato che Not Just Analytics offre la possibilità di farlo, registrate un account gratuito e sfruttate le liste. Nel mio caso, ad esempio, ne ho create 3: Digital Cosi, Aziende e Profili Tematici. Queste non vi aiuteranno nella corretta interpretazione dei dati, ma vi permetteranno di accedere ai report dei profili che vi interessano di più in modo decisamente più rapido.
Ci sarebbe ancora molto da dire su Not Just Analytics e l’interpretazione dei dati da lui estrapolati, ma preferisco non dilungarmi oltre ed invitarvi a fare dei test, magari analizzando i profili dei personaggi di spicco del vostro settore.
Io di profili dei cosiddetti guru del digital ne ho analizzati parecchi negli ultimi giorni e devo ammettere che, se non ci fosse stato Not Just Analytics, non sarei riuscito a farmi le risate (perlopiù amare) che mi sono invece fatto.
Alla prossima!
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