Le 7 cose da fare appena si diventa amministratori di una Pagina Facebook
Prima l’analisi e la valutazione, poi tutto il resto
Prendere in mano il lavoro di un altro non è mai semplice, specie se il proprio predecessore ha dimostrato di avere ben poca familiarità con il contesto e gli strumenti a sua disposizione.
Nel mondo del Social Media Marketing questo accade continuamente. Succede, ad esempio, tutte quelle volte in cui il titolare di un’azienda, nonché della relativa Pagina Facebook, decide di farsi da parte e di affidarne la gestione a un vero Social Media Manager.
In situazioni com questa, prima di mettersi a sfornare post a manetta, è importante analizzare lo stato della Pagina di cui si è neo-amministratori, nonché l’insieme delle attività social svolte fino a quel momento: dalle campagne di sponsorizzazione ai messaggi privati.
In questo articolo voglio parlarvi de le prime 7 cose che faccio ogni volta che mi viene affidata la gestione di una Pagina Facebook, ovvero quelle che precedono la mera attività di condivisione e che vanno comunque considerate come parte integrante del lavoro.
Cominciare a postare è l’ultima cosa da fare
Come detto poc’anzi, è mia abitudine dare il via ai lavori iniziando da un’attenta e intensa fase di analisi, la quale mi è necessaria a capire se “il terreno” è pronto per essere seminato oppure no.
In particolare, le fasi in cui sono solito articolare questa attività preparatoria si dividono in:
1. Verficare l’esistenza di una o più Pagine “clone”
Quante volte capita di lanciare una ricerca su Facebook e notare che tra i risultati spuntano non una, ma gruppi di due o più Pagine riferite alla stessa azienda, marca o organizzazione?
Questo bizzarro fenomeno si verifica quando, magari a causa di un rimpasto tra i vertici di una realtà, “i nuovi” decidono di chiudere con “i vecchi” e di aprire una nuova Pagina Facebook. Un po’ come se con questo gesto si volesse sottolineare l’avvenuto passaggio di consegne.
Il problema è che, così facendo, mentre una Pagina ancora utilizzabile viene abbandonata al suo destino, un’altra si trova a dover ricominciare da zero tutto il lavoro di comunicazione.
Fortuna vuole che, in caso di Pagine duplicate, sia possibile ricorrere a uno speciale strumento di Facebook utile a unirle. Unendo due o più Pagine, infatti, il rischio che gli utenti finiscano su quelle vecchie si annulla e con esso anche quello di perdere potenziali clienti.
2. Rielaborare con ordine la struttura della Pagina
È ormai molto tempo che Facebook permette di definire la struttura della propria Pagina sulla base della categoria a cui questa appartiene (Aziende e organizzazioni, Servizi Locali, Siti Web e Blog, etc.). Per questo, prima di dedicarsi al confezionamento dei post e alla loro condivisione, è importante identificare e specificare a Facebook la propria categoria di appartenenza.
Grazie alla possibilità di definire i contenuti e l’ordinamento delle varie tab (Servizi, Eventi, Vetrina, etc.), gli amministratori delle Pagine Facebook possono suddividere in modo ordinato le informazioni, nonché mettere in evidenza quelle maggiormente rilevanti.
È quindi compito irrinunciabile di ogni neo-amministratore quello di rimettere in ordine le tab, nascondendo le sezioni non necessarie e portando in primo piano quelle più significative.
3. Inserire le informazioni mancanti
Spesso mi capita di imbattermi in Pagine Facebook di imprese o attività commerciali (ristoranti, negozi, etc.) in cui mancano tutte le informazioni di base, come i recapiti e gli orari di apertura.
Se pensiamo che ormai sono sempre di più quelli che cercano informazioni sulle aziende prima su Facebook e poi su Google, questo toglie alla Pagina almeno il 50% della sua utilità.
Complilare in modo esaustivo la scheda “Informazioni” della Pagina Facebook è necessario, così come lo è l’illustrare la propria offerta nella tab “Servizi” (qui l’esempio di Good Working) o mostrare i prodotti venduti all’interno della “Vetrina” (qui l’esempio di FICO Eataly World).
Queste e le altre tab dedicate sono parti essenziali di una Pagina Facebook. È grazie al loro valore informativo, infatti, che un utente può trasformarsi in un cliente. Se non spieghiamo cosa facciamo e non diciamo come raggiungerci, per quale motivo un utente dovrebbe scegliere noi?
A tale proposito, il consiglio che vi do è quello di far analizzare la vostra Pagina Facebook da Likealyzer, il quale evidenzierà gli aspetti in cui questa è carente suggerendovi come migliorarli.
4. Verificare la resa di immagine del profilo e di copertina
Tra immagini del profilo delle dimensioni di un francobollo e immagini di copertina che, a seconda del device utilizzato dall’utente, risultano più o meno tronche, l’aspetto grafico delle Pagine Facebook è tra quelli più “maltrattati” da chi non sa dove e come mettere le mani.
Oltre alle linee guida fornite da Facebook, online si trovano un sacco di articoli in cui vengono riportate le dimensioni corrette per ogni tipo di piattaforma e contenuto social.
Io sono solito fare riferimento al Social Media Cheat Sheet realizzato da Louise Myers, la quale si cura di aggiornarlo ogni volta che il layout di un Social Network subisce delle modifiche, ma se ne conoscete altri e vi va di segnalarmeli, i commenti sono a vostra disposizione.
Vien da sé che, nel caso in cui non si disponga delle conoscenze grafiche utili a produrre le immagine giuste, sia fortemente consigliabile rivolgersi a un grafico professionista.
5. Controllare i messaggi, i commenti e le recensioni
Sentiamo spesso dire che le aziende non devono vedere i Social solo come una vetrina, ma come un contesto in cui è possibile intrattenere delle vere e proprie conversazioni con i clienti.
In tal senso, una delle prime cose che faccio da neo-amministratore di una Pagina è andarmi a vedere come è stato gestito il dialogo diretto con gli utenti e come questi hanno risposto.
Messaggi privati, commenti ai post e recensioni sono fonti di informazione di inestimabile valore e, nel momento in cui dovessero emergere elementi critici, come ad esempio messaggi privati in giacenza da giorni (se non addirittura da mesi) e recensioni negative a cui non è stata fornita alcuna risposta, la segnalazione degli stessi a chi di dovere deve essere immediata.
Far sentire il proprio pubblico inascoltato o, ancor peggio, deliberatamente ignorato è una delle maggiori cause di disaffezione da parte dei seguaci di un brand. Quindi siate sempre presenti.
6. Analizzare la fanbase e “fare fuori” i punti deboli
Veniamo ora a quello che, a mio parere, è il passaggio più importante dei 7 che ho voluto proporvi: l’analisi dei fan, ovvero il cuore pulsante di ogni Pagina Facebook.
Analizzare una fanbase non è mai un lavoro semplice, ma possiamo comunque contare su alcuni utilissimi strumenti, come gli Insights di Facebook. Questi ci permettono di farci un’idea sulla composizione della fanbase della Pagina e, in particolare, di quale sia la distrubizione dei fan in termini di età, genere e posizione geografica (voce “I tuoi fan” del pannello “Persone”).
Un altro strumento importante è rappresentato dalla sezione “Persone e altre Pagine” presente nelle impostazioni della Pagina: in esso, infatti, troveremo l’elenco delle persone e delle Pagine che hanno messo “Mi piace”, con la possibilità di visionare i singoli profili e operare sugli stessi.
Questo tipo di approfondimento è utile per capire, ad esempio, se nella fanbase sono presenti account fake o profili di utenti non in linea con il tipo di pubblico che si desidera raggiungere.
In vista dell’inizio dell’attività di condivisione, togliere il like ai profili Facebook appartenenti a queste due categorie è necessario, in quanto la loro presenza non farà altro che danneggiare l’efficacia dei post, spingendo la Pagina verso un oblio sempre più profondo e irrecuperabile.
7. Analizzare le campagne di sponsorizzazione
Quando mi imbatto in una Pagina che ha una fanbase “inquinata” o che comunque non mi convince, la prima cosa che faccio è andare a vedere se prima del mio arrivo sono state effettuate campagne di sponsorizzazione di qualche tipo e come queste vennero impostate.
Spesso, infatti, mi è capitato di scoprire che all’origine di un seguito fin troppo eterogeneo ci fosse il lancio di una o più campagne di sponsorizzazione strutturate “ad mentula canis”, ovvero paragonabili per efficacia e precisione alla cosiddetta “pesca con le bombe”.
Per quanto sgradevole, la scoperta di tali “esercizi di stile” rende ancor più necessaria l’attività di pulizia della fanbase di cui ho parlato poc’anzi. D’altronde, se si desidera veramente che la nuova gestione della Pagina abbia successo, non solo bisogna rimediare agli errori del passato, ma anche evitare che questi vengano ripetuti.
Ci vuole il tempo che ci vuole
Questi, in buona sostanza, i 7 passaggi in cui mi impegno ancor prima procedere alla stesura di un piano e di un calendario editoriale, nonché all’attività di condivisione vera e propria.
Spero non ci sia bisogno di specificare che, soprattutto per quanto riguarda l’analisi dei fan e la pulizia della fanbase, non sono attività che si esauriscono in mezza giornata.
Per questo, come spesso mi trovo a ripetere, anche per preparare una Pagina Facebook al suo rilancio “ci vuole il tempo che ci vuole”. Quindi date e datevi la possibilità di fare le cose per bene.
Alla prossima!
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