URL Shortener: la app Android per creare short link con Goo.gl
Goo.gl: da sito ad applicazione per Android
Quella di abbreviare gli URL particolarmente lunghi è una tenica ormai largamente diffusa.
Non è raro, infatti, imbattersi in tweet o post su Facebook in cui il link al contenuto condiviso, quale può essere un articolo o un video, è riportato in forma già abbreviata.
Di servizi utili ad abbreviare gli URL lunghi se ne contano ormai a decine e, tra i tanti, una posizione di rilievo è occupata da Goo.gl, il servizio di URL shortening di casa Google.
Ciò che non tutti gli utenti di Goo.gl sanno è che, a partire dal marzo del 2014, il servizio è stato reso disponibile anche in versione app, facilitando, così, il suo utilizzo da dispositivo mobile.
Vediamo, quindi, come funziona e quali sono le sue principali caratteristiche.
Come creare uno short link con la app di Goo.gl
Una volta scaricata, installata e configurata la app di Goo.gl, la quale è stata banalmente chiamata “URL Shortener”, abbreviare i link troppo lunghi si dimostrerà un gioco da ragazzi.
Tutto quello che bisognerà fare, infatti, sarà copiare l’URL di proprio interesse e incollarlo nell’apposito campo di testo, ovvero quello in cui c’è scritto “Incolla il tuo URL qui”.
A questo punto non rimarrà che premere il simbolo a forma di link e lasciare che la app generi lo short link di cui abbiamo bisogno e che, molto propabilmente, andremo di lì a poco ad utilizzare.
Interessante, come visibile nello screenshot, è la possibilità di attivare delle notifiche che ci aggiornino in tempo reale sulle interazioni che lo short link appena generato riuscirà ad ottenere, nonché quella di poterlo aggiungere ad una lista di short link preferiti.
Una volta deciso come procedere, il nuovo URL verrà automaticamente aggiunto a quelli precedentemente generati, portando, così, alla creazione di una vera e propria lista cronologica.
Gli short link via via memorizzati saranno disponibili per lungo tempo e, cliccando sull’area occupata da ognuno, potremmo accedere alle statistiche riguardanti il relativo URL, quali la quantità di click totalizzati, la loro provenienza (Twitter, Facebook, etc.) e le caratteristiche degli utenti che hanno cliccato (browser, sistema operativo, Paese di provenienza, etc.).
Dove, quando e perché utilizzare uno short link
Personalmente faccio un grande uso di short link. Questo perché, ogni volta che decido di linkare una risorsa, la loro brevità mi permette di mantenere una certa “piacevolezza estetica”.
Penso, ad esempio, alle didascalie delle foto che carico su Facebook, all’interno delle quali tendo spesso ad inserire numerosi link. Immaginate come apparirebbero se non li “shortassi”?
Il ricorrere a link “shortati”, dunque, non ha una valenza esclusivamente funzionale, ma anche estetica. E l’estetica, anche quando si parla di un testo breve come quello di un tweet, ha il suo peso. Un peso che, in un’ottica di ottimizzazione, non può certo essere ignorato.
Alla prossima!
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In effetti gli short link fanno la loro figura 😀
Personalmente utilizzo bitly (spesso) e tinyurl (più di rado) – ma a questo punto Goo.gl mi sembra il servizio più “completo”.
Anfatti sì 🙂
In passato ho sfruttato anche io Bitly e TinyURL (più il primo, che il secondo), ma dopo aver riscontrato vari problemi, che però non ricordo, decisi di abbandonarli. Ecco, quindi, che scelsi Goo.gl.