Sui Social l’attenzione si guadagna, quindi sta a te renderti interessante

Aiuto! Cosa devo postare su Facebook?

Durante le serate in cui si chiacchiera di Social, capita spesso che qualcuno mi si avvicini e mi dica: “Io vorrei usare di più Facebook, ma non so cosa condividere!”.

Un’affermazione che sul momento potrebbe far sorridere, ma che in realtà rivela come alcune persone facciano davvero fatica a sfruttare lo strumento social in modo realmente utile e proficuo, ovvero per portare l’attenzione degli altri sui frutti del proprio ingegno (pensieri, idee, etc.) o di quello di terzi (news, storie, etc.).

La domanda, quindi, è: quando si ha a disposizione uno spazio in cui è possibile esprimersi in modo variegato e libero, come si fa a non sapere come sfruttarlo? È possibile, un po’ come accade a certi scrittori, che il trovarsi di fronte a un foglio bianco possa generare una sorta di blocco? E, se sì, a cosa è dovuto?

Cerchiamo di capirlo insieme…

Cosa significa essere interessanti?

Stando a ciò che ho potuto osservare in questi anni, il fatto di non sapere cosa postare online è originato, il più delle volte, da un preciso fattore: la paura di essere poco o per nulla interessanti, ovvero di risultare invisibili agli occhi degli altri.

Posto che il suscitare interesse nel prossimo non è né un dono di natura, né un qualcosa che può essere insegnato, ciò che possiamo fare per allontanare il rischio di essere ignorati è cercare di rendere interessante ciò che andiamo a proporre, sia che si tratti di un selfie, sia di un articolo sul moto di rivoluzione della Terra.

Se, ad esempio, desideriamo parlare di un sito che ci è piaciuto, un post contenente un link, un’immagine e due righe di commento sarà sicuramente più interessante di uno contenente la semplice URL del sito. Allo stesso modo, raccontare un episodio personale non limitandosi alla mera descrizione dei fatti, ma aggiungendo riflessioni, riferimenti e dettagli renderà il racconto ricco e avvincente, ovvero interessante.

Col tempo, contenuto elaborato dopo contenuto elaborato, l’interesse suscitato da ciò che condividiamo verrà trasferito sulla nostra persona, con il risultato che chi ci osserva comincerà a considerarci dei tipi interessanti.

D’altronde, che la cosa piaccia o meno, sui Social siamo ciò che mostriamo di essere. Se, quindi, ci mostriamo noiosi, poco coinvolgenti o per nulla brillanti, gli altri penseranno che è esattamente così che siamo. Anche offline, nella vita vera.

E sfido, io, a trovare qualcuno che desideri essere considerato un coso moscio.

Interessanti non si nasce, si diventa

Quando si utilizzano i Social solo per cazzeggiare, quello di rendersi interessanti e coinvolgenti non è vissuto né come un’esigenza, né come un dovere. Se, però, decidiamo di rivoluzionare il nostro approccio e cominciamo a sfruttare i Social Media per farci notare, allora ci vorrà del tempo prima di vedere i primi risultati.

Quello di diventare interessanti, o meglio, d’imparare a rendere interessante ciò che si propone sui Social, è un processo che richiede studio, strategia e applicazione.

Il non passare più inosservati, quindi, dipende solo da quanto ci si dà da fare.

Il mondo è pieno di gente capace e ricca di contenuti, ma sono ben pochi quelli che riescono a rendersi interessanti. Studiare, pianificare, provare. Questo è il segreto.

E no, non esiste scorciatoia alcuna quando si parla di testa.

Alla prossima!


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Simone Bennati

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2 risposte

  1. Ferruccio Gianola ha detto:

    Bel lavoro, devo fargli leggera il post ha un sacco di gente

    • Simone Bennati ha detto:

      Buongiorno @ferru:disqus,
      grazie per l’apprezzamento. Mi auguro che coloro ai quali lo proporrai rimangano altrettanto soddisfatti 😉

      Grazie ancora e buona giornata!

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