Perché funziona la fanpage di Gianni Morandi?
Gianni Morandi ha 1.000.000 di fan? Ma che davero?
E’ un po’ di tempo che sui Social Network non si fa che parlare del successo riscosso dalla fanpage di Gianni Morandi. Una fanpage che esiste dall’ottobre del 2012 e che già a metà novembre 2013 contava ben 500.000 fan.
Il fatto che di uno dei pilastri della musica italiana abbia un nutrito seguito su Facebook non dovrebbe stupire più di tanto, eppure c’è chi comunque non riesce a spiegare quel milione e più di fan che lo sostengono all’interno del social network di casa Zuckerberg.
Io stesso sono tra quelli che, venuti a conoscenza dei numeri macinati dalla fanpage di Morandi, si sono interessati al fenomeno ed hanno deciso di andare a dare un’occhiata personalmente.
Ok, sappiamo tutti chi è Gianni Morandi.
E’ quello che invitava la morosa a farsi mandare dalla mamma a prendere il latte; quello con il sorriso grande e le mani ancora più grandi; quello che, secondo alcuni, … Beh, questo non lo posso dire, ma comunque Gianni Morandi è uno che con la sua musica ha accompagnato… quante? 3 generazioni? Forse 4. Ma 1.000.000 di fan su Facebook sono comunque un’enormità, anche per uno del suo spessore.
Vestire i panni dell’utente e mettermi a scandagliare la fanpage di Morandi era l’unica cosa giusta da fare e così è stato, con buona pace del mio lato metallaro.
Raggiungibile, umano, umile
Dopo aver gironzolato un bel po’ tra le condivisioni degli ultimi mesi del Gianni nazionale ed essermi fatto un’idea, anche io, come fece pure Rudy Bandiera nel post intitolato “Intelligenza e atteggiamento. Senza una delle due, sei fuori“, ho formulato una personalissima teoria del successo.
In buona sostanza: per me Gianni Morandi ha capito tutto, sin dal principio.
E con “principio” non mi riferisco al momento in cui ha aperto la sua fanpage su Facebook, ma ai giorni che lo videro calcare per la prima volta le scene del panorama musicale italiano.
Morandi, infatti, dimostra da sempre una innata propensione alla comunicazione positiva, la quale lo ha reso un personaggio capace di entrare nelle case e nel cuore di molti. Energicamente, ma sempre con grande garbo e rinnovata simpatia.
Caratteristiche che non lo hanno di certo abbandonato al momento di sbarcare su Facebook.
Gianni Morandi ha capito che per conquistare il favore della gente è necessario mostrarsi raggiungibili, umani, umili. Anche buffi e fallibili, talvolta. Creando così un rapporto rispettoso e amichevole con il proprio pubblico.
Le persone hanno bisogno di modelli nei quali potersi identificare, per questo il mito della star “bella e irraggiungibile” sui social network non attecchisce.
Facebook, Twitter, Google+ e gli altri fanno tutti parte di quella zona di grigio virtuale all’interno della quale personaggi noti e gente comune hanno finalmente modo di incontrarsi, ponendo le basi per un reale confronto. Che senso avrebbe sfruttarli portando avanti come unico fine quello di darsi un tono? A chi porterebbe giovamento un approccio del genere? A nessuno.
La semplicità è la più eccezionale delle cose
Si diventa eccezionali agli occhi degli altri quando si riescono rendere eccezionali anche i gesti apparentemente più insignificanti, come il raccogliere le foglie morte in giardino.
Il che non significa spararsi un selfie ogni volta che si mangia un gelato o si prova un nuovo outfit, ma rendere pochi e selezionati attimi unici nel loro genere, dimodoché il pubblico si senta co-protagonista di un momento eccezionale, nonostante la semplicità della sua essenza.
Ho sempre sostenuto che, quando la sai raccontare, anche la descrizione dell’attraversamento di un gatto può trasformarsi in un evento eccezionale, suscitando un incontenibile caleidoscopio di emozioni in coloro che vengono a contatto con essa.
Gianni Morandi, in questo senso, ha capito tutto.
Alla prossima!
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