Il SEM: cos’è e che ruolo ha. 5 domande per Walter Di Somma

Il SEM: cos'è e che ruolo ha. 5 domande per Walter Di Somma

SEM, sei tu, fantastico guerriero… No, spè

Qualche tempo fa, riguardando i post pubblicati fino ad allora, mi sono reso conto di non aver mai trattato un argomento tanto importante quanto attuale: il Search Engine Marketing (SEM).

Quello del Search Engine Marketing è un ramo del web marketing che mi sfugge totalmente, in quanto non mi sono mai occupato (brutalmente parlando) di “pubblicità online”. O meglio, non mi sono mai occupato di pubblicità sui motori di ricerca, ovvero l’aspetto sul quale si focalizza in senso stretto gran parte dell’attività legata al SEM.

Una mancanza imperdonabile, alla quale ho deciso di porre rimedio. E quale miglior modo se non quello di chiedere delucidazioni a chi sul SEM ha basato il proprio percorso professionale?

Ecco perché oggi è con me Walter Di Somma, il quale, in qualità di Digital Marketing Specialist, spiegherà tanto a me quanto voi che cos’è il Search Engine Marketing, nonché quale sia il suo ruolo all’interno del magico mondo del web.

La parola a Walter

Ciao, mi chiamo Walter, ho 31 anni e…

Da oltre 5 ricopro il ruolo di Digital Marketing Specialist, ovvero mi occupo di tutte quelle strategie atte a promuovere servizi e/o prodotti tramite il web.

Osservando il tuo profilo LinkedIn, ho notato che in cima alle tue competenze c’è il SEM. Perdona la banalità della domanda, ma da profano non posso esimermi dal sottoportela: che cos’è il SEM? Ne sento parlare in continuazione e ho notato che spesso viene associato alla SEO. Sono forse parenti?

Non è per nulla una domanda banale, anzi. Benché SEM e SEO siano due campi in fortissima espansione, in Italia risultano essere ancora sconosciuti ai più.

Volendo sintetizzare, potremmo dire che entrambi riguardano la promozione dei siti web sui motori di ricerca. Quello che non potremmo dire, invece, è che sono la stessa cosa, in quanto:

  • Con SEM (Search Engine Marketing) si intende l’insieme di tutte quelle attività utili a far sì che gli utenti potenzialmente interessati ad un prodotto/servizio arrivino allo stesso tramite campagne pubblicitarie collocate sui motori di ricerca.
  • Sotto l’acronimo SEO (Search Engine Optimization), invece, sono racchiuse tutte quelle attività poste in essere al fine di ottimizzare il posizionamento di un sito sui motori di ricerca.

La differenza tra le due è ben evidenziata in questa grafica:

Google SERP - SEM e SEO

Stabilito questo, una nota curiosa che forse potrà interessarti:

In anni di lavoro ho notato che il concetto di “posizionamento sui motori di ricerca” è sempre stato recepito piuttosto facilmente, anche da parte di coloro che non si occupano di web. Far arrivare i concetti base del SEM, invece, non è mai stato altrettanto semplice.

Ti faccio un esempio: quando parlo di quella parte del mio lavoro relativa al SEM, spesso mi viene più facile riassumere il tutto dicendo che “faccio pubblicità online”. Pur essendo estremamente comoda, tale formula fa sì che, mio malgrado, io venga spesso e volentieri identificato come colui che per mestiere “fa aprire le finestre con la pubblicità mentre si naviga in internet”.

Ebbene, voglio specificarlo una volta e per tutte: quello non è il mio lavoro! 😀

Mi riassumeresti il processo che porta alla creazione di una campagna pubblicitaria sui motori di ricerca? E mi indicheresti, inoltre, quali sono i principali strumenti con cui si trova abitualmente a lavorare chi si occupa di SEM?

Volentieri!

Chi lavora con il SEM ha innanzitutto bisogno di creare e rendere fruibili e visibili le campagne pubblicitarie necessarie al raggiungimento dell’obiettivo. Per fare ciò utilizza delle piattaforme specifiche messe a disposizione dai motori di ricerca ed è tramite esse che viene deciso su quali keywords (parole chiave) attivare le campagne pubblicitarie.

Attualmente le più grandi e più importanti piattaforme sono:

Al fine di individuare gli utenti potenzialmente interessati al prodotto/servizio offerto, l’intera fase di lavorazione deve essere accompagnata da un’intensa analisi, all’interno della quale vengono monitorati e valutati elementi come lo scenario, i competitor (concorrenti diretti) e gli eventuali trend stagionali. Tra i tool utili a questa analisi, quello che trovo irrinunciabile è senza ombra di dubbio Google Trend, in quanto estremamente performante e disponibile a costo zero.

Una volta strutturata e mandata online la campagna pubblicitaria, ha inizio l’interminabile (nonché indispensabile) ottimizzazione e analisi dei risultati. Anche in questo caso il tutto viene fatto attraverso specifici tool. Tra quelli più noti posso indicarti Google Analytics, disponibile anch’esso a costo zero e in grado di misurare e tenere traccia di una notevole quantità di dati.

Mettiamo che io diventi padre (improbabile) e che mio figlio, ormai grande, un bel giorno mi venga a dire: “Papà, io voglio fare quello che fa Walter. Dammi la possibilità di studiare e di diventare un Digital Marketing Specialist.” Quale percorso di studi dovrei consigliargli?

Tralasciando il fatto che mi aspetto di essere quantomeno invitato a festeggiare l’evento con una birra, non so veramente cosa dirti…

Io ho una formazione umanistica (Laurea in scienze della comunicazione), alla quale ho poi aggiunto una specializzazione economica (Master in economia e gestione della comunicazione e dei media). Indi per cui rappresento un mix di elementi di natura diversa; cosa che, comunque, ad oggi mi rendo conto avermi aiutato moltissimo nel mio lavoro.

So che al momento esistono diversi percorsi di Laurea e master post Laurea che nel piano di studi includono tematiche come il digital marketing, la SEO e il SEM, ma proprio perché non li conosco nel dettaglio, non mi sento di consigliarne alcuno. Ormai sono fuori dal giro universitario da 5 anni: un’enormità per un settore così dinamico.

Premettendo che ho ancora molto da imparare, nel mio percorso ho trovato assai utile lo svolgere un periodo di stage all’interno di in un’azienda che si occupava di web marketing. Una volta approdato in quella realtà, ciò che ho fatto è stato dare libero sfogo alla mia curiosità, cercando di imparare quanto più possibile. Questo perché, similmente a quanto dice Caparezza: “Detesto il chiché dell’uomo che non deve chiedere mai, dato che se non chiedi non sai.”

Chiedere al fine di capire è una cosa che faccio ancora oggi e che non mi stancherò mai di fare.

Ultimamente mi sono messo a scandagliare i siti in cui le aziende pubblicano gli annunci di ricerca del personale. E’ impressionante la quantità di inserzioni che riguardano l’ambito del SEM! Digital Marketing Specialist e figure affini sono ricercatissime! Ho la sensazione che, se un giovane volesse entrare a far parte di questo “giro”, oggi come oggi farebbe la scelta giusta e, una volta completata la dovuta formazione, troverebbe facilmente un impiego. Sono ottimista o è effettivamente così?

Diciamo che da una parte sei tu ad essere ottimista, mentre dall’altra è la situazione attuale ad essere favorevole. Un 50 e 50, insomma.

Quello del digital, nonostante la crisi, è un settore che anche in Italia dimostra di essere in forte espansione: le aziende sono continuamente alla ricerca di professionisti che riescano a renderle protagoniste in quello che è il nuovo panorama mediatico ed economico.

Cito da un articolo del febbraio 2015 pubblicato da finanza.com:

“Secondo lo studio di Kelly Services Italia saranno maggiormente richiesti quest’anno tecnici commerciali, funzionari commerciali e sales account. Si tratta di figure sulle quali le aziende investono anche in un momento di crisi come questo, soprattutto per spingere sulle vendite e aumentare il fatturato. Come detto, le professioni tecnologiche la fanno da padrone: softwaristi, ingegneri elettronici, analisti/sviluppatori, project managet IT, con competenze tecnologiche in ambito digital e di project management.”

Indi per cui, fatevi sotto!

Houston, non abbiamo più alcun problema

Finalmente ho capito a cosa serve il SEM e perché è tanto importante!

Ringrazio dunque Walter per aver risposto alle mie domande ed essere riuscito ad illustrare l’argomento con ineguagliabile chiarezza.

Alla prossima!

[Immagine di copertina di Silvia Mazzoletti]

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Simone Bennati

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