Stufo di Facebook? Ecco i Social Network che dovresti provare
Come te non c’è nessuno (per fortuna)
Facebook, si sa, con i suoi 1.8 miliardi di utenti attivi al mese, è il Social più diffuso al mondo.
Non sempre, però, “diffusione” fa rima con “soddisfazione” e molti sono gli utenti che, delusi (in parte o totalmente) dal giocattolo di Mark Zuckerberg, esprimono il desiderio di migrare altrove.
Il problema è che, avendo utilizzato unicamente Facebook, la maggior parte di questi non ha idea di dove andare ad aprire un nuovo profilo e trasferire, quindi, la propria attività social.
Con questo articolo voglio provare a fornire qualche suggerimento, elencando quali sono le piattaforme social a me note e sulla base di quali esigenze andrebbero scelte.
Stufo dell’advertising martellante, degli inviti ai giochi e dell’invadenza delle app? Allora vanno bene tutti
Partiamo dai motivi più comuni, ovvero quelli riportati nel titolo di questo paragrafo e che spesso vengono elencati tutti insieme. Advertising, giochi e app sono elementi integranti di Facebook e in quanto tali è difficile liberarsi dalla loro presenza.
Desiderare di non volerci più avere a che fare significa non voler più avere a che fare con Facebook e quindi, a questo punto, molto meglio mollare in toto la piattaforma.
L’alternativa? Qualsiasi altro tra i social network più diffusi, da Twitter a Instagram, tenendo ovviamente conto del tipo di contenuti che si possono trovare in ognuno di essi.
Cerchi un social network nel quale discussione e condivisione siano al centro? Buttati su Twitter
Chiedermi di parlare di Twitter per me è un po’ come chiedermi di parlare di casa mia.
Per quanto io abbia ben presenti le difficoltà che un utente può incontrare nel momento in cui fa il suo esordio sulla piattaforma, una volta presa confidenza con gli strumenti e le meccaniche che la goverano, è difficile che decida di abbandonarla.
Twitter, a mio parere, è il luogo virtuale in cui attività come condivisione e discussione, ma anche lettura, scrittura e approfondimento trovano la loro dimensione ideale.
L’immagine e i contenuti multimediali hanno un ruolo importante su Twitter, il quale è comunque del tutto secondario rispetto a quello della parola. È per questo che, a chi ama leggere, scrivere, approfondire, discutere ed interagire in modo vivace e costruttivo (ovvero qualcosa di più che mettere “Mi piace”), consiglio spassionatamente di buttarsi su Twitter.
Vuoi foto, foto, foto e ancora foto? Instagram, Pinterest e Google+
Scontato, forse pure scontatissimo il mio suggerimento, ma cos’altro si potrebbe consigliare a chi sui social network va cercando in primis appagamento per i propri occhi?
Instagram e Pinterest nascono come piattaforme in cui il contenuto visivo regna sovrano e, anche se personalmente non li apprezzo, trovo che sia un bene che esistano contesti appositamente dedicati a questa importante ed irrinunciabile forma di comunicazione.
Se a questo breve elenco ho aggiunto Google+ è perché ho trovato in esso una quantità abnorme di utenti che non fanno altro che condividere scatti fotografici, riscuotendo un successo veramente niente male.
Quindi perché non provare a dare un’occhiata?
Lavoro + Networking + Personal Branding = LinkedIn
C’è chi considera i social network un luogo di svago, all’interno del quale rilassarsi e lasciarsi andare a momenti di amenità talvolta incontrollata; c’è anche chi, però, ha una visione totalmente diversa e vede nelle piattaforme social una grande possibilità di crescita professionale, storcendo il naso di fronte a meme, selfie, bufale e a tutto il carrozzone di cazzate e cazzatine che avvelenano l’universo virtuale creato da Mark Zuckerberg.
È a questa categoria di “delusi da Facebook” che mi rivolgo, consigliando loro di provare ad immergersi nel magico (si fa per dire…) mondo di LinkedIn.
Ok, è vero anche che LinkedIn si sta insozzando pure lui, ma tra tutti i social network che conosco ed utilizzo, rimane comunque quello più utile al fine di curare la propria immagine professionale ed interlacciare relazioni con professionisti del proprio o di altri settori.
A chi pensa che quello di LinkedIn sia un mondo “palloso e ingessato”, posso dire che così non è: come su ogni altro social network, il modo in cui rapportarsi alla comunità lo decide l’utente e quindi la presunta “pallosità” non può che derivare da una gestione “pallosa” delle relazioni.
Provate a mostrarvi sciolti su LinkedIn e vedrete che troverete ben presto altri sciolti come voi.
Social Network che vai, meccaniche che trovi
Che si decida di abbandonare Facebook per esplorare altre piattaforme nuove e sconosciute o che si desideri semplicemente espandere la propria presenza online, l’importante è avere già in partenza un’idea di come esse funzionino e di quale siano i contenuti presenti.
A meno che questo non venga fatto a scopo di studio, iscriversi alla cieca per “vedere come funziona” una piattaforma non ha granché senso e con tutto il materiale informativo attualmente esistente, dagli articoli delle testate online fino ai blog degli esperti, è possibile ponderare la propria scelta ancor prima di intraprendere il cammino.
Il mio consiglio finale, dunque, è di informarsi prima di iscriversi ad una nuova piattaforma.
Il mondo è pieno di gente che si registra a questo o a quel social network per pura noia e poi, trovandosi di fronte alla propria incapacità di comprenderlo e sfruttarlo, va in giro a dire che è una merda e che non serve a un cazzo. Gente che ha problemi, insomma.
Vorrete mica entrare far parte di questo esercito di cazzoni?
Alla prossima!
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