Meglio avere un largo seguito o fare selezione all’ingresso?

Meglio avere un largo seguito o fare selezione all'ingresso?

Chi siete? Quanti siete? Cosa portate?

Ammettiamolo pure candidamente:

Avere l’approvazione degli altri è qualcosa che fa piacere a ognuno di noi. Sapere che le nostre idee, le nostre riflessioni e le nostre considerazioni sono condivise da chi ci circonda ci fa sentire sicuri, giusti, forti ed è quindi naturale cercare un’approvazione sempre maggiore.

Stabilito questo, ciò che dovrebbe farci riflettere è che, una volta ricevuto il sostegno di qualcuno, molti di noi non si pongono il problema del “chi”, né quello del “perché”, ovvero non si curano di approfondire l’identità del sostenitore, né le motivazioni alla base del suo sostegno.

La domanda, come direbbe Antonio Lubrano, nasce dunque spontanea:

Se a darci il suo appoggio è qualcuno che, per un motivo o per un altro, non ci piace, come ci comportiamo? Rinunciamo al suo sostegno o ce lo teniamo stretto comunque?

Vengo anch’io! No, tu no!

Personalmente parlando, tanto sui social network, quanto (e soprattutto) nella vita reale, cerco sempre di informarmi su chi mi sostiene e sui motivi che lo spingono a farlo.

Ovviamente, specie nell’ambito virtuale, non ho e forse non avrò mai modo di valutare la singola persona nella sua totalità, ma cerco comunque di fare il possibile, prendendo visione, ad esempio, di quella che è la sua attività all’interno dei social network, la quale mi permette di farmi un’idea quantomeno approssimativa.

Se l’impressione risultante è buona, ben venga, altrimenti è mia abitudine far sì che si crei una certa distanza tra me e la persona in oggetto. Distanza, questa, che varia in base alla situazione.

L’allontanamento estremo è per forza di cose riservato ai soli casi in cui mi sento estremamente distante dal comportamento e dalle idee portate avanti dalla persona.

Vi faccio un esempio: se qualcuno scrive un tweet invitando i suoi follower a seguirmi e poi, guardando il suo profilo, scopro che si dimostra a favore della violenza sulle donne o sugli animali, io non solo rinuncio al suo appoggio, ma lo allontano a titolo definitivo.

Non desidero, infatti, “piacere a chi non mi piace”, così come non desidero essere sponsorizzato da certe persone. Né ora, né mai.

Meglio pochi, ma buoni

In conclusione:

Volendo utilizzare una formula cara gli addetti ai lavori del social media, oltre ai “contenuti di qualità”, penso sia anche importante avere un “seguito di qualità”, o quantomeno un seguito in linea con ciò che siamo, il che spesso significa rinunciare alla massa privilegiando la nicchia.

Tanto ormai siamo grandi per fare ancora a gara a chi ce l’ha più lungo, o no?

Alla prossima!


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Simone Bennati

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