Cosa condivide l’italiano medio su Facebook?

Facebook: Cosa condivide l'italiano medio?

Dimmi cosa condividi e ti dirò chi sei

Alcuni giorni fa, su Facebook, ho ricevuto una richiesta d’amicizia da parte di una persona che non conosco e il cui profilo, a mio parere, rappresenta in pieno gli interessi dell’italiano medio.

Cosa intendo con “italiano medio” è presto detto: la casalinga che, quando va dal parrucchiere, si abbuffa di riviste di gossip; il pensionato che è solito passare interi pomeriggi al bar parlando di calcio con gli amici; l’impiegato che, una volta tornato a casa, si butta sul divano e, mentre la moglie prepara la cena, guarda i quiz di Paolo Bonolis e urla le risposte in direzione del televisore.

Gente “normale”, insomma, la quale, magari con largo ritardo rispetto ai propri figli e nipoti, ha scoperto il meraviglioso mondo dei Social Network. O meglio, ha scoperto il mondo di Facebook.

Stabilito questo, permettetemi di condividere con voi l’elenco dei post che ho trovato sul profilo dell’utente di cui sopra. Partendo dalla condivisione più recente, abbiamo:

  • 3 video di Laura Pausini
  • 2 video di Miguel Bosè
  • 1 foto di body painting
  • 1 video di Gigi Proietti
  • 1 video di James Blunt
  • 2 video dei Pooh
  • 1 video di Anna Tatangelo
  • 1 video di Domenico Modugno
  • 1 foto di una casa hi-tech immersa nel verde
  • 3 frasi motivazionali, ma dal retrogusto amaro
  • 1 frase sulla bellezza dell’amore e dell’amicizia
  • 1 foto di gattini
  • 2 foto di un VIP recentemente deceduto
  • 1 foto di un neonato circondato da cuccioli di cane
  • 2 immagini con protagonista Gesù
  • 1 frase affermante la superiorità della donna
  • 1 video di Eros Ramazzotti
  • 1 appello a combattere l’abbandono dei cani
  • 7 foto fatte con lo smartphone durante una giornata al mare

Pur provando il massimo rispetto per quella che è la libertà di espressione e condivisione di ognuno, lasciate che vi confessi che la visione di questi elementi ha suscitato in me una sensazione di provincialismo tale da farmi accapponare la pelle.

Ma io, si sa, sono sempre stato facilmente impressionabile…

Pagine Facebook? No, grazie. Siamo italiani

Dulcis in fundo, permettetevi di specificare che il profilo in questione non presentava un nome ed un cognome, così come stabilisce la policy di Facebook, ma una dicitura di tipo commerciale, come potrebbe esserlo “Macelleria Salame del Re” o “B&B L’Eterno Riposo”.

Sbaglio o per questo tipo di esigenze andrebbero utilizzate le Pagine?

Alla prossima!


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Simone Bennati

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4 risposte

  1. Daniele Imperi ha detto:

    E secondo te per quale motivo l’anno scorso ho cancellato – non sospeso – il mio profilo Facebook? 😀
    Io su FB non ho mai trovato nulla di utile.

    • Simone Bennati ha detto:

      Quella di sospendere e/o cancellare il profilo su Facebook è un’idea che non ho mai preso in considerazione. Diciamo pure per “questioni di affetto”, ecco 🙂 Scherzi a parte, cerco sempre di tenere a mente il fatto che dietro ad un computer, e quindi dietro ad un profilo Facebook, c’è una persona e che sono le caratteristiche di quella persona a rendermela interessante o meno, non lo strumento attraverso la quale la raggiungo. Abbandonare Facebook, così come potrebbe essere rinunciare ad un qualsiasi strumento di comunicazione, significa rinunciare anche al bello che invece si potrebbe trovare. Nella mia esperienza ne ho trovato parecchio. Forse sono stato fortunato o magari, invece, ho mostrato io per primo quello che reputavo essere “interessante” e in questo modo ho attirato a me altri “interessanti” 🙂

  2. Massimo ha detto:

    In effetti Facebook viene usato in gran parte cosi…poi in mezzo a quel marasma ogni tanto qualcosa di buono o qualche utente che invece apprezza condividere idee, progetti, lavori, eventi o passioni..io sono tra questi ma vedo che sembrano essere apprezzati (dalla massa) molto più altri tipi di contenuti (vedi la povera Orsa o le foto personali ecc)…le fan page l’utente medio (anche di buona cultura) non sa come crearle…

    • Simone Bennati ha detto:

      Ciao Massimo,
      grazie per aver espresso li tuo parere su questo argomento 🙂 A tale proposito, quasi mi dispiace dirti che le tue impressioni sono più che fondate. Per dimostrartelo, ti consiglio di leggere il post che allego a questo commento, scritto da Riccardo Scandellari.

      http://www.skande.com/gatti-201409.html

      Purtroppo il panorama che emerge dai dati non è propriamente roseo per chi la cosiddetta “fuffa” la rifugge.

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