Come rendere efficace la condivisione di una notizia su Twitter
Le notizie chiamano, Twitter risponde
Tempo fa ho pubblicato un post nel quale suggerivo come valorizzare la propria attività sui social network sfruttando i momenti morti della giornata, come ad esempio un viaggio in autobus.
Una delle soluzioni proposte era quella di condividere news prese dal web e proprio stamattina, mentre stavo andando in ufficio, mi è a capitata sottomano una notizia perfetta da sfruttare come esempio, ovvero: “A ottobre l’Internet Festival di Pisa tra spazio digitale e start up“.
La sua perfezione è dovuta a molteplici fattori: primo su tutti, il suo riguardare un evento potenzialmente interessante, tanto per me, quanto per coloro che mi seguono su Twitter.
Permettetemi dunque di illustrarvi come ho ottimizzato la sua condivisione, sottolineando il fatto che ho eseguito il tutto in pochi minuti, utilizzando unicamente lo smartphone e agendo con una mano sola (questa ultima specifica non l’ho buttata lì per fare il ganzo, ma per farvi capire che si possono ottenere ottimi risultati anche in condizioni precarie).
L’intero procedimento si è svolto in 6 fasi, ovvero:
- Identificazione e lettura della news + Preparazione del tweet di partenza
- Aggiunta della fonte
- Aggiunta di un’immagine
- Tag dei soggetti coinvolti
- Aggiunta degli hashtag
- Perfezionamento del testo e pubblicazione
Approfondiamole insieme…
1. Indentificazione e lettura della news + Preparazione del tweet di partenza
Una volta trovata la news attraverso la app “Google Notizie & Meteo” (https://goo.gl/lVY2Xm), l’ho aperta con Chrome (https://goo.gl/YJl3lS) e mi sono messo a leggerla.
Completata la lettura, ho quindi cliccato sul pulsante di condivisione di Twitter (posto in fondo all’articolo) e scelto che venisse aperta la app. Questo ha fatto sì che venisse automaticamente generato un tweet contenente il titolo della news e l’URL della stessa.
Avrei potuto accontentarmi di questi dati e pubblicare il tweet, ma la condivisione sarebbe risultata decisamente scarna e quindi poco efficace. Ciò che ho deciso di fare, dunque, è stato andare a caccia di elementi con i quali arricchire il tutto.
2. Aggiunta della fonte
La notizia da me selezionata è stata pubblicata dal quotidiano Intelligonews. Questo mi ha portato ad aprire Chrome e a cercare su Google “Intelligonews Twitter”, trovando così il profilo della testata. Una volta terminato il caricamento, ho evidenziato e copiato il nickname (@intelligonews), incollandolo poi nel mio tweet e mettendogli davanti il canonico “via”.
3. Aggiunta di un’immagine
I tweet contenenti una o più immagini ottengono sempre una grande visibilità ed è quindi cosa buona e giusta provvedere ad incorporane almeno una (il più possibile coerente, ovviamente).
Una volta taggata la fonte della notizia all’interno del tweet, quel che ho fatto è stato dunque tornare su Chrome e, attraverso Google Immagini, cercare “Internet Festival 2015”.
La ricerca ha prodotto diverse immagini valide e, tra tutte, ho scelto quella che mi sembrava la più adatta. Una valutazione, questa, rivelatasi purtroppo sbagliata (l’immagine era troppo piccola), ma che comunque non ha influito più di tanto sul risultato finale.
Ho quindi salvato l’immagine sul mio smartphone e, dopo essere tornato nella app di Twitter, l’ho incorporata all’interno del tweet.
4. Tag dei soggetti coinvolti
Ero praticamente certo che l’Internet Festival di Pisa avesse un suo profilo Twitter e infatti, dopo averlo cercato su Google ed averlo trovato, l’ho aperto in una nuova scheda di Chrome.
Qui mi sono copiato il nickname (@Internetfest), nonché segnato un particolare importante: l’hashtag ufficiale della manifestazione, ovvero #IF2015, ben in vista nella bio del profilo.
Una volta tornato nella app di Twitter, ho taggato nell’immagine precedentemente incorporata l’utente @Internetfest. Una mossa, questa, utile a far sì che arrivasse loro una notifica, cosa che li avrebbe magari spinti a retwittarmi.
5. Aggiunta degli hashtag
Eccedere con gli hashtag, a differenza di quanto si potrebbe pensare, non fa bene ai tweet, i quali finiscono con il diventare confusionari, se non addirittura incomprensibili. Ecco perché è consigliabile non metterne più di 2 o 3.
Nel caso specifico ho ritenuto opportuno tramutare 2 dei termini presenti nel titolo della news in hashtag, ovvero #Pisa e #Startup, concludendo poi con l’aggiunta manuale di un 3°: #IF2015 (l’hashtag ufficiale dell’evento, quello che avevo precedentemente memorizzato).
6. Perfezionamento del testo e pubblicazione
Siamo arrivati allo step finale, ovvero quello in cui tendo a raffinare il lavoro svolto.
E’ mia abitudine concludere la preparazione di un tweet facendo 3 cose:
- Racchiudere il titolo tra apici ( ” );
- Separare il titolo dall’URL attraverso i due punti
- Eliminare i termini inutili
L’applicazione di queste 3 modifiche sul tweet d’esempio ha dato il presente risultato:
Il tweet così confezionato è pronto per essere pubblicato!
Considerazioni finali
In realtà i punti sarebbero dovuti essere 7, in quanto è buona norma taggare anche l’autore della notizia. Nel caso specifico, però, la mancanza di spazio mi ha costretto a saltare questo passaggio: 140 caratteri sono pochi e, tra il citare la fonte, l’inserimento degli hashtag e quello dell’immagine, ho dovuto effettuare una cernita.
Appena pubblicato, il tweet ha ricevuto subito 2 retweet: uno da parte di @BOTStartup, ovvero un twitterbot che retwitta automaticamente tutti tweet che contengono l’hashtag #startup; l’altro da parte di @Businewss_Bot, il quale agisce in modo del tutto simile al precedente.
Aggiungere elementi alla forma base del tweet mi ha portato dunque a guadagnare sin da subito 2 retweet, estendendo così la portata del tweet stesso. Ovvio che i twitterbot non entrano sempre in gioco e che questo lavoro non è finalizzato all’ottenimento del loro intervento.
Ottimizzazione i contenuti di un tweet serve innanzitutto a catturare l’attenzione di chi vi segue, aumentando così la possibilità di generare interazioni.
Alla prossima!
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