È giusto dare visibilità all’autore di un articolo?

È giusto dare visibilità all'autore di un articolo?

Date a Cesare quel che è di Cesare

Lo dico chiaro sin da subito: l’autore di un qualsiasi contenuto editoriale per il Web, dal semplice blog post fino all’articolo per la più prestigiosa delle testate online, andrebbe sempre citato. E sottolineo sempre.

Troppo spesso, infatti, penne brillanti sono costrette a vivere all’ombra delle realtà che le ospitano, accorpate sotto l’impietosa e asettica etichetta di Redazione.

È per questo che, ogni volta che mi trovo a condividere una news, un editoriale o un approfondimento sui Social, cito sia la fonte che l’autore. E lo faccio anche a costo di dovermi andare a cercare il nome di quest’ultimo in giro per la Rete.

La grottesca caccia al tesoro della quale sto per parlarvi ne è un fulgido esempio…

Alla ricerca dell’autore perduto

Stamattina, subito dopo aver aperto Twitter, mi è caduto l’occhio su questo tweet:

Terminata la lettura dell’articolo linkato, ho pensato valesse la pena condividerlo.

Essendo la pagina sprovvista dei classici pulsanti di condivisione, ho provveduto a confezionare il tweet manualmente, ficcandoci gli elementi principali (titolo, URL e hashtag) e menzionando la fonte (@energia_sociale).

All’appello mancava solo lo username dell’autore, tale Daniele Gregori.

Dopo averlo cercato su Twitter, Facebook e Google+, sono andato sul profilo Twitter di Energia Sociale, ho aperto la tab dedicata ai follower e lì, finalmente, l’ho trovato.

Una volta aggiunta la menzione, ho quindi provveduto a pubblicare il tweet:

Non è tempo sprecato!

So cosa state pensando: “Tutto questo sbattimento per inserire in un tweet il nome dell’autore di un articolo che, alla fine, ha ottenuto solo un misero like?”.

La risposta è sì. E lo è perché Daniele merita tutta la visibilità che sono in grado di offrirgli, così come la meritano tutti coloro che producono contenuti editoriali.

Non importa quanti follower abbiate o se l’argomento dell’articolo che avete scelto non è tra quelli che il vostro pubblico apprezza maggiormente, non siate pigri e date sempre risalto chi si fa il mazzo per produrre contenuti. Perché se lo merita.

Alla prossima!


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Simone Bennati

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