Come si crea una webradio: 5 domande per Luca Carloncelli
Forse non tutti sanno che…
Oltre a fare il blogger ed il web designer, tra i ruoli che ho rivestito in passato ne figura uno che credo molti di voi non si aspettino: quello dello speaker radiofonico.
Per un paio di stagioni, infatti, sono stato co-conduttore di una trasmissione chiamata “A letto con Radiogiovani”, la quale andava in onda su Radiogiovani, la webradio di Giovani.it. Con me in studio c’era la bravissima Chiara Felici, all’epoca conosciuta con lo pseudonimo di Badvenus e attualmente voce di Radio Dimensione Musica, mentre la direzione artistica era affidata al grande Gianluca Polverari, nome sicuramente noto agli ascoltatori di Radio Città Aperta.
Fu un’esperienza incredibilmente divertente e formativa: stare dietro ad un microfono è tutt’altro che semplice, specie se sai che ciò che dirai verrà trasmesso in diretta.
Le webradio mi hanno sempre affascinato ed è per questo che oggi ho deciso di intervistare qualcuno che è più che qualificato per parlarne. Mi riferisco a Luca Carloncelli, amico di vecchia data, nonché anima e core di Radio Trasimeno, la webradio che dal gennaio 2011 intrattiene e informa gli ascoltatori del comprensorio del Trasimeno e non.
Lascio dunque la parola a Luca, invitandolo a spiegarci come nasce una webradio, come la si gestisce e quali opportunità nascono in seno ad una realtà come quella di Radio Trasimeno.
Musica, maestro!
Ciao, mi chiamo Luca, ho 30 anni e…
… vivo a Castiglione del Lago, in provincia di Perugia, sulla west coast del lago Trasimeno.
Sono proprietario di un negozio di computer e telefonia, all’interno del quale svolgo anche la mansione di tecnico informatico. La mia fortissima passione per la musica mi porta a suonare con gli amici da ormai 15 anni ed il mondo della radio mi ha sempre affascinato.
Arriva per tutti il giorno in cui sai che devi inventarti qualcosa e metterti in gioco: quel giorno per me coincise con la nascita di Radio Trasimeno.
Torniamo al gennaio del 2011, ovvero quando Radio Trasimeno è nata. Partendo dal pensiero: “Adesso tiro su una webradio!” fino alla messa in onda della prima trasmissione, quali sono stati gli step che hai seguito?
In realtà, più che al gennaio del 2011, dovremmo tornare al novembre 2010, ovvero quando scoprii per puro caso la piattaforma Spreaker, la quale, oggi come allora, permette a chiunque di “mettersi a fare radio”, ovvero trasmettere musica e voce attraverso internet.
Affascinato dalla possibilità di potermi trasformare in speaker radiofonico, mi misi alla ricerca di qualcuno che avesse voglia di sperimentare insieme a me. Ricordo che quando uscivo cercavo in tutti i modi di coinvolgere i miei amici, ricevendo però per lo più risposte come: “Sì, la radio… E dopo chi parla? Io e te?”.
Fortuna che, giusto poche settimane prima, avevo conosciuto Lorenzo, il quale, una volta illustratagli la mia idea, si dimostrò entusiasta ed accettò di unirsi a me in questa sfida.
Il 17 gennaio 2011, dopo aver informato tutti i nostri amici, partimmo con la prima puntata. Superato il panico iniziale, tutto filò liscio ed arrivammo a totalizzare ben 121 ascoltatori.
Hai detto che per andare in onda ti appoggi a Spreaker. Oltre alla possibilità di trasmettere in diretta, quali altri servizi ti offre questa piattaforma?
Il vantaggio di Spreaker sta nel fatto che ti dà la possibilità di utilizzare una console virtuale attraverso la quale gestire canzoni, basi, loop ed effetti sonori. Tutta roba che puoi caricare sui server prima di andare in onda e questo comporta due vantaggi:
- Poter trasmettere in alta qualità;
- Poter destinare l’intera banda al flusso dati della voce.
Spreaker offre inoltre la possibilità di creare la propria app, cosa che pensiamo di fare a breve.
Va detto, infine, che agli inizi Spreaker garantiva anche la copertura a livello di Siae, ma purtroppo ora non è più cosi e quindi siamo costretti a provvedere autonomamente.
Ho visto che il team di Radio Trasimeno, tra speaker e staff, si compone di ben 8 elementi. Non sono affatto pochi… Sbaglio o state continuando ad espandervi?
Le persone che credono in questo progetto sono molte: alcune hanno la possibilità dedicare molto tempo alla radio, altre, invece, principalmente per motivi di studio o lavoro, non possono fare lo stesso. Le porte di Radio Trasimeno sono costantemente spalancate e siamo alla continua ricerca di ragazzi e ragazze over 18 che abbiano voglia di mettersi in gioco usando un microfono. Il nostro obiettivo è quello di dare voce a chiunque abbia qualcosa da dire e contiamo di farlo attraverso la realizzazione di nuovi format e rubriche.
Quest’anno abbiamo avuto in palinsesto 4 programmi: uno incentrato su sport, musica e serie tv, uno specifico sulla musica rap ed infine due di intrattenimento generale.
Radio Trasimeno, stando a quanto ho potuto vedere in questi 4 anni, è spesso riuscita a portare il suo sound anche al di fuori delle mura dello studio. Quali sono le attività nelle quali siete stati coinvolti e cosa vi hanno portato?
Quello che hai citato è in assoluto uno degli aspetti più belli del far parte di Radio Trasimeno.
In genere sospendiamo le dirette ad inizio maggio e con l’arrivo dell’estate veniamo coinvolti in tante attività. Spesso ci vogliono come presentatori, oppure ci chiedono di occuparci di aspetti come il djset, la direzione artistica e l’organizzazione degli eventi.
Negli ultimi 3 anni, ad esempio, abbiamo organizzato dei festival all’interno della Notte Bianca del Lungolago e quest’anno ci saremo di nuovo. Occasioni come queste ci permettono di farci conoscere, nonché di sostenere quelle che sono le spese annuali dovute alla gestione della nostra piccola ma efficiente radio.
La musica (non) è finita, gli amici (non) se ne vanno
Quella di Radio Trasimeno è una realtà alla quale, vuoi anche per ragioni territoriali (sono infatti originario della zona del Trasimeno), mi sento molto vicino.
Quello che Luca e Lorenzo hanno fatto è stato concretizzare un sogno, ma senza per questo imporsi di fare si da subito le cose in grande. Hanno unito i mezzi a loro disposizione con le conoscenze di cui disponevano e, un po’ come in quelle favole tecnologiche nelle quali tutto comincia da un garage, si sono buttati con impegno nello sviluppo di un’idea.
Forse è proprio questo l’aspetto più interessante della storia di Radio Trasimeno: il fatto che il principio in base al quale “volere è potere” sia stato perfettamente applicato ed i risultati siano ad oggi sotto gli occhi di tutti. Non basta, infatti, avere una buona idea per far sì che essa funzioni, bisogna anche lavorarci e non smettere mai di crederci.
Se coloro che oggi ci appaiono come dei vincenti, da Gates a Zuckerberg, passando ovviamente per Jobs, non avessero creduto con forza nelle loro visioni e nella loro idea di innovazione e cambiamento, di certo non conosceremmo i loro nomi e tanto le nostre, quanto le loro vite, sarebbero o quantomeno sarebbero state molto diverse.
Ringrazio Luca per averci illustrato come nasce una webradio e vi invito a seguire Radio Trasimeno, oltre che sul sito ufficiale, anche su Facebook e Twitter.
Alla prossima!
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