Come sbancare su Facebook: le condivisioni “Asso piglia tutto”
Una storia alla Lucarelli (Carlo, non Selvaggia)
In questa storia si parla di 3 cose: di Facebook, di maternità e di musica.
Ad accompagnarle c’è però anche un 4° elemento, il più importante, che per comodità chiameremo “il collante” : è lui il vero protagonista di questa storia, ma per adesso dobbiamo metterlo da parte e concentrarci su un articolo, quello di Marilena Tonnetti, comparso sul suo blog verso la fine di agosto e diventato suo malgrado il punto di inizio di tutto.
Vediamo dunque cos’è accaduto a causa di quel post e in che modo i fatti hanno portato alla nascita degli “Assi piglia tutto”.
Paura, eh?
Facebook, 29 agosto 2015
Come dicevo, alla fine di agosto, ovvero giusto qualche giorno fa, Marilena Tonnetti ha pubblicato sul suo blog un nuovo post. Un post che affronta il tema della maternità e che, una volta letto, mi sono deciso anche io a condividere sui miei profili social.
Un po’ come credo accada a tutti quanti noi quando si parla di condivisione, la prima piattaforma a venirmi in mente è stata Facebook. Dato il rapporto di amicizia che mi lega a Marilena e la delicatezza dell’argomento da lei trattato, atipico rispetto a quelli che solitamente condivido, tenevo in modo particolare a presentare bene il post e ho quindi reputato necessario non limitarmi al semplice “Condividi”, ma allegare alla condivisione anche un’introduzione.
Il problema è che, non essendo un essere di sesso femminile, non avevo bene in mente cosa scrivere: schierarsi sarebbe stato privo di senso e un commento personale avrebbe forse viziato il punto di vista dei miei contatti, cosa che non intendo assolutamente fare.
Ad un tratto, quasi come una folgorazione, mi è balenata in mente una frase. Una frase tratta da una nota canzone di Elio e le Storie Tese, ovvero la memorabile “Essere donna oggi”.
Per quanto io apprezzi il brano nella sua totalità, il passaggio che vedevo più strettamente legato alla tematica affrontata nel post (la maternità) risultava essere senza dubbio:
“Essere donna oggi, non piu’ cagafigli, bensi’ dolce e caparbia cagatrice dei tuoi figli.”
Forte dell’illuminazione appena avuta, ho quindi condiviso il post di Marilena su Facebook:
Essere donna oggi, non piu’ cagafigli, bensì dolce e caparbia cagatrice dei tuoi figli [cit.]
Posted by Simone Bennati on Sabato 29 agosto 2015
Nel momento stesso in cui stavo completando l’operazione, il mio istinto mi ha suggerito che di lì a poco sarebbe successo qualcosa di veramente interessante…
A me gli occhi, i like e i commenti, please
Click sul link, “Mi piace” e commenti non si sono fatti attendere a lungo e quel che ho potuto osservare è stato a dir poco istruttivo:
Parte dei miei contatti, ovvero le signore all’ascolto, non solo erano state attratte dalla tematica affrontata da Marilena, così strettamente femminile, ma, dopo aver letto il post, avevano anche interagito con lo stesso piaciandolo e commentando.
L’altra parte, invece, ovvero i signori all’ascolto, avevano adocchiato e subito riconosciuto la frase tratta da “Essere donna oggi”, ovvero ciò che io avevo scelto di utilizzare come introduzione, dimostrandolo, anche in questo caso, attraverso i like ed i commenti.
Ciò che ero riuscito a fare, dunque, era attirare l’attenzione di due diverse tipologie di utenti sulla medesima condivisione, dando così la possibilità al post di ricevere un numero doppio di interazioni rispetto a quella che sarebbe stata una condivisione normale.
Se date un’occhiata ai commenti, vi accorgerete che, ad esempio, Manuela e Monia hanno dato vita ad un breve scambio incentrato sulla maternità; Luca e Matteo, invece, hanno colto la citazione ed hanno citato a loro volta altri passaggi della canzone.
Tenendo a mente quello che è il funzionamento dell’algoritmo di Facebook, entrambe queste attività hanno fatto guadagnare visibilità alla mia condivisione e quindi all’articolo di Marilena.
Il collante e l’asso piglia tutto
Ecco cosa intendevo nell’introduzione di questo post con “il collante”:
Il collante è quell’elemento che fa sì che due soggetti apparentemente molto distanti l’uno dall’altro (il post di Marilena e la canzone di Elio e le Storie Tese) possano coesistere nella medesima situazione (la condivisione su Facebook), attirando ognuno l’attenzione di uno specifico target e trasformando così la condivisione stessa in un “Asso piglia tutto”.
Confezionare condivisioni di questo genere è molto difficile, in quanto è necessario disporre di una grande capacità di fare collegamenti tra soggetti appartenenti a contesti diversi. Le volte in cui la magia riesce, però, il successo (in termini di visibilità) è praticamente assicurato.
Ragionate bene prima di allegare un’introduzione ad un post su Facebook, perché se riuscirete a trovare “il collante” giusto, nessuno potrà resistere al vostro “Asso piglia tutto”.
Alla prossima!
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Grande post, bell’esperimento di creatività e lungimiranza umana e social: dopo avere condiviso il post di Marilena sulla pagina FB di LessIsSexy, ora vado di condivisione del tuo post sul mio profilo. buongiorno, Simone, grazie 🙂
Buongiorno @gloriavanni:disqus,
contento che il mio piccolo esperimento (del tutto involontario) ti abbia colpito 🙂
Grazie per l’entusiasmo e il sostegno che sempre dimostri <3
Buon mercoledì! :*