Facebook: quando aprire una sola pagina non basta

Quando e perché una sola pagina Facebook non è abbastanza

Una Pagina Facebook, grazie. Anzi due. Facciamo tre

Quella di promuovere un prodotto, un servizio o magari se stessi attraverso i social network è una pratica ormai largamente consigliata, se non addirittura del tutto imprescindibile.

Dalla pizzeria fino alla multinazionale, realtà di ogni dimensione e natura sfruttano le piattaforme social, certe del fatto che Facebook e compagnia bella possano dare loro una poderosa spinta in termini di visibilità, nonché in quelli di guadagno.

Da questo punto di vista, è opinione comune che la Pagina Facebook rappresenti a pieno titolo il cosiddetto “minimo indispensabile”, ovvero quella risorsa social alla quale non è possibile rinunciare, pena la condanna ad una pressoché totale invisibilità.

Quando però il prodotto che intendiamo promuovere è stato pensato per toccare un’ampia varietà di temi, e dunque per raggiungere e coinvolgere un target vasto ed eterogeneo, cosa che accade con i blog multitematici e con la maggior parte dei magazine online, siamo proprio sicuri che una sola Pagina Facebook possa bastare?

La mia esperienza mi suggerisce di no e il perché ve lo spiego in questo post…

Di informatica, cucina e altre storie (che non c’entrano una mazza l’una con l’altra)

Mettiamo il caso che questo blog non si occupi solamente di informatica, ma anche di cucina, motori e giardinaggio, ovvero temi estremamente distanti tra loro. Mettiamo anche che io voglia collegargli una Pagina Facebook, la quale mi sarà utile a promuovere gli articoli pubblicati.

Ebbene, una volta che la suddetta Pagina sarà pronta, ciò che farò sarà sfruttarla per condividere gli articoli di informatica, cucina, motori e giardinaggio che mano mano andrò a realizzare.

Ecco quindi che:

  • Il 1° giorno scriverò e condividerò una guida su come si ripara il display di un iPhone
  • Il 2° giorno scriverò e condividerò la ricetta per fare la carbonara vegana
  • Il 3° giorno scriverò e condividerò la recensione dell’ultimo modello di catene da neve
  • Il 4° giorno scriverò e condividerò uno studio sulla coltivazione dei tulipani

E così via, ricominciando il giro di condivisioni ogni volta.

In base a quella che è la mia esperienza, un’attività strutturata in questo modo non può che portare al drammatico verificarsi di due risultati:

  1. La pressoché totale assenza di interazione sui post
  2. La crescita zero della fanbase, ovvero del numero di fan della Pagina

Il che, volendo sintetizzare, significa aver buttato via tempo ed energie.

Ma dov’è l’errore in tutto ciò? Di cosa non è stato tenuto conto?

A tanti piace poco e a nessuno piace tutto

Alla base di questo disastro c’è un solo responsabile: l’abissale distanza tra i temi trattati, la quale fa sì che, visto come funziona la reach organica di Facebook (http://goo.gl/Wfefqj), la singola condivisione venga quasi sempre mostrata a porzioni di fan non interessate.

In altre parole: dato che Facebook mostra ogni post condiviso a solo 10 dei 100 fan della Pagina, se a quei 10 il tema trattato dall’articolo, come ad esempio l’informatica, non interessa, essi ignoreranno totalmente la condivisione, la quale morirà lì.

Ecco perché, nel caso in cui si abbia desiderio o necessità di promuovere su Facebook un prodotto multitematico, aprire una sola Pagina è praticamente inutile!

Ognuno di noi si interessa ad un numero limitato di argomenti, i quali sono spesso in relazione tra loro (es. animalismo -> veganismo). Questo fa sì che sia estremamente difficile trovare qualcuno a cui interessino contemporaneamente informatica, cucina, motori e giardinaggio.

Molto meglio, quindi, aprire una Pagina Facebook per ogni tema trattato, attraverso la quale condividere solo i contenuti ad esso riferiti.

La mucca e il vitello, la pecora e l’agnello

Tornando all’ipotesi di un bennaker.com multitematico, avrei quindi dovuto creare le Pagine:

  • Bennaker.com | Informatica
  • Bennaker.com | Cucina
  • Bennaker.com | Motori
  • Bennaker.com | Giardinaggio

4 diverse Pagine, dunque, alle quali affiancarne una 5°, stavolta generica (bennaker.com e basta), avente una funzione pressoché istituzionale, ma comunque utile a replicare, magari sfruttando tool come IFTTT, le condivisioni fatte con le altre Pagine.

Solo così avrei avuto la concreta possibilità di veder crescere il seguito del blog.

Sorrisi is magic. Sorrisi forever. Tu invece no!

Vi lascio con un’ultima indicazione: nel caso in cui si dovesse optare per promuovere il proprio prodotto multitematico attraverso i Social Network, è estremamente importante non cadere nell’errore di fare il paragone con le grandi e consolidate realtà dell’editoria (offline e online).

Se TV, sorrisi e canzoni scrive di musica, televisione, cinema e quant’altro, lo può fare proprio perché è “TV, sorrisi e canzoni” e non l’ultima delle webzine. Lo storico settimanale, infatti, gode di una notorietà ormai consolidata, con la quale non si può certo sperare di competere!

Non agli inizi, almeno…

Alla prossima!


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Simone Bennati

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