L’insostenibile leggerezza del Klout
Cos’è e come (non) funziona Klout
Era da tempo che volevo scrivere un post su Klout, ovvero quello che Wikipedia definisce:
“Un servizio di Social Networking che offre analisi statistiche personalizzate sui Social Media. In particolare, stima l’influenza degli utenti attraverso il Klout score (da 0 a 100) ottenuto dal grado di interazione nei profili utente di siti popolari di Social Networking, tra cui Twitter, Facebook, Google+, Linkedin e Foursquare.”
L’occasione mi viene offerta da uno degli ultimi articoli che ho pubblicato, il quale è letteralmente riuscito a far impennare il mio Klout Score, dandomi così prova di quanto sia ridicolmente fallibile e mendace il sistema di misurazione adottato dalla piattaforma.
Vi racconto brevemente cosa è successo…
Dalle stalle alle stelle
Come detto poc’anzi, giorni fa ho pubblicato un articolo il cui successo ha impattato più che positivamente sul mio Klout Score, facendolo passare da 74 a 77 punti.
Un aumento, questo, che trova fondamento in quello che è il punto debole di Klout, ovvero il fatto che non sia la qualità delle interazioni ad influenzare lo Score, ma la sola quantità.
Indi per cui, se gli utenti avessero commentato l’articolo con il solo scopo di insultarmi, per Klout la mia capacità di influenzare gli altri sarebbe comunque aumentata.
Assurdo, non vi pare?
Vuoi andare a caccia volpi in Bosnia? Chiamami!
Oltre a misurare l’influenza dei propri utenti, Klout si cura anche di raccogliere e segnalare i temi (“topic”) di cui il singolo individuo risulta essere particolarmente esperto.
Nel mio caso, ad esempio, Klout ritiene che io sia un esperto di materie e discipline come l’aromaterapia, la lingua bosniaca, la caccia alla volpe, l’arte vasaia…
Un elenco d’interessi notevole, peccato che io non sappia neanche dove sia la Bosnia e che le volpi, al massimo, le abbia viste solo in qualche programma condotto da Piero o Alberto Angela.
Un po’ pochino per essere considerato un’esperto…
Punta all’ascolto, non al Klout Score
Alla luce di quanto abbiamo appena visto, vien da sé che non ci siano gli estremi per considerare affidabile un sistema come Klout. O quantomeno non per il momento.
Nel mio piccolo, quindi, rimango dell’idea che, più che guardare alla capacità che ha un individuo di influenzare gli altri, bisognerebbe domandarsi da cosa nasce l’ascolto e lavorare su questo.
Guadagnare la stima e la fiducia degli altri non è semplice, ma quando si portano avanti valori come la chiarezza, la coerenza e la competenza, allora le possibilità di essere ascoltati crescono esponenzialmente e con esse quelle di riuscire ad influenzare il pensiero e le scelte degli altri.
Alla prossima!
Se ti è piaciuto questo post, aiutami a condividerlo sui Social Network e iscriviti alla newsletter!
Il KLOUT è una cazzata, almeno come è gestito adesso e per vederlo schizzare non serve neanche scrivere un post come hai fatto te…basta ricevere un RT da un VIP (scrivendo anche una cazzata) e il gioco è fatto. A me è successo così, ho avuto un RT da un cantante e questo mi ha fatto aumentare di quasi 2 punti il KLOUT.