Facebook: la copertura organica è una cagata pazzesca!

La copertura organica di Facebook è una cagata pazzesca!

Copertura organica e a pagamento: la differenza

Se volessimo parlare di copertura dei post delle Pagine Facebook partendo dall’inizio, dovremmo in primis specificare che questa si divide in 2 categorie: organica e a pagamento.

Riguardo alla organic reach o “reach organica”, il Centro Assistenza di Facebook sottolinea che:

La copertura organica corrisponde al numero totale di persone a cui sono stati mostrati i post mediante distribuzione non a pagamento.

Per il secondo tipo, invece, la definizione data è:

La copertura a pagamento equivale al numero totale di persone a cui sono stati mostrati i tuoi post grazie alle inserzioni.

Vien da sé che la somma delle due rappresenti la copertura totale di un post, ovvero la quantità di utenti di Facebook ai quali questo è stato mostrato.

92 minuti di applausi per la copertura organica!

Pur non amando Facebook, cerco costantemente di ottimizzare il lavoro che svolgo sulla Pagina di questo blog, la quale vive solo ed esclusivamente di interazioni organiche.

La prima e principale causa di questa mia antipatia verso la piattaforma di Zuck è il modo in cui la copertura organica viene gestita. Un modo, questo, che mi ha spinto a ribattezzare la stessa in “copertura Potemkin”, in omaggio all’epica scena di fantozziana memoria.

Come funziona la copertura organica di Facebook

Volendo sintetizzare, potremmo dire che la copertura organica funziona pressappoco così:

La Pagina Facebook di Bennaker.com conta attualmente circa 200 fan, i quali si suddividono in:

  • Amici che per puro spirito di partecipazione hanno deciso di seguirla
  • Utenti che leggono il blog e che intendono rimanere aggiornati sui post che pubblico

Quando condivido un post, Facebook lo mostra a circa il 6% di questi, ovvero 12 utenti.

Arrivati a questo punto, se parte dei fan interagisce col post, questo viene mostrato ad un successivo gruppo di utenti; ma se invece questo non accade, Facebook ne interrompe la diffusione, decretando, di fatto, la morte del post stesso.

Diabolico, vero?

Come evitare che i post vengano ignorati

Al fine di evitare che i propri post facciano flop, è possibile muoversi in almeno 3 direzioni:

  1. Chiedere a tutti gli utenti non realmente interessati alla Pagina (amici, parenti, etc.) di togliere il “Mi piace” (o magari rimuoverlo in modo coatto)
  2. Produrre contenuti informativi e coinvolgenti, utili a stimolare la curiosità e la partecipazione
  3. Affidarsi all’advertising di Facebook, attraverso il quale è possibile raggiungere agevolmente un pubblico decisamente più vasto e ben targettizzato

Vien da sé che:

  • La prima soluzione richiede la faccia come il culo;
  • La seconda un investimento di tempo ed energie massiccio e costante;
  • La terza una discreta quantità di denari.

Secondo voi, su quale delle tre converrebbe puntare?

“Facebook it’s free and always will be” [cit.]

Stando così le cose, rincuora sapere che Facebook non è l’unico Social Network al mondo e che è possibile farsi promozione “aggratise” su molte altre piattaforme.

Pensate a Twitter, ad esempio, o a LinkedIn: sono realtà altrettanto valide e vi consiglio vivamente di dare un’occhiata, anche solo per capire come funzionano.

In particolare, permettetemi di sottolinearvi che Twitter è al momento la 2° fonte di traffico di questo blog. Solo le ricerche degli utenti su Google, infatti, risultano portare più traffico.

Un risultato niente male per una piattaforma che si dice stia morendo…

Alla prossima!


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Simone Bennati

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8 risposte

  1. La Marchesa ha detto:

    Condivido.. io ho aggirato un pò il problema postando sia sulla fan page che sulla mia pagina personale lo stesso post, la copertura migliora,.. però fb è rigido come una vergine col palo nel..

  2. Simone Bennati ha detto:

    Facciamo anche 2 o 3 pali, va… 🙂

  3. Lanz86 ha detto:

    Condivido. E’ un modo poco democratico che utilizza il social di Mark si per evitare che post poco utili vengano visualizzati sulla timeline. Ma anche un modo, secondo me scorrettissimo, per aumentare le entrate economiche derivanti dai post a pagamento.

    Per questo preferisco utilizzare altri social molto più democratici.

    • Simone Bennati ha detto:

      Ciao @Lanz86:disqus,
      dal mio punto di vista dovremmo sempre ricordarci che Facebook è un’azienda ed è roba di Zuckerberg. Se ha tutto questo potere è perché la sua abilità ed il suo intuito è riuscito a tirare su un mostro dal quale più o meno tutti ci siamo lasciati divorare. E questo gli permette oggi di fare il buono ed il cattivo tempo, uscendone sempre e comunque pulito.

      L’unica mossa saggia al fine di “fregarlo”, sarebbe liberarsi di questo mostro, orientandoci verso altre piattaforme. Questo sì che cambierebbe le carte in tavola. E secondo me un giorno ci arriveremo pure, ma non oggi. Forse tra 5 o 10 anni.

      Facebook, per il modo in cui si muove e per le scelte che fa è destinato ad implodere.

      Ovviamente questa è solo la mia opinione dall’alto della mia ignoranza.

  4. Angelo Ventriglia ha detto:

    Posso chiederti la fonte di quel 10% di fan? 😉

  5. Simone Bennati ha detto:

    Buongiorno Angelo 🙂

    Certo che puoi! Quel 10% è una cifra approssimativa alla quale sono arrivato a forza di pubblicare post per piccole fanpage (dai 100 ai 1000 fan) riferite a progetti personali e progetti lavorativi. In particolare, ho notato che in quelle da circa 1.000, Facebook sceglie (o almeno così faceva nei casi che mi sono trovato a gestire) non il 10%, ma addirittura l'1%. Come se, all'aumentare dei fan corrispondesse un decremento in qualche modo proporzionale della percentuale.

    Rircordo che quando mi accorsi di questo, andai a cercare cosa si diceva in giro sulle meccaniche dell'organic reach ed ho trovato diversi testi (blog, articoli, PDF di approfondimento stilati da social media agencies americane e non) che mettevano in evidenza come, col passare degli anni, Facebook avesse mano mano abbassato la percentuale di utenti raggiunti dai post organici, colpendo soprattutto le grandi fanpage.

    Spero di essere stato chiaro… Come ho scritto nell'intro, non sono un Social Coso e quello che scrivo a riguardo è frutto dell’osservazione di ciò che mi circonda, del mio essere uno "smanettone" (ovvero uno che vuole capire come funzionano le cose) e della lettura di testi realizzati da chi ne sa molto più di me. Indi per cui tutto quello che scrivo è altamente suscettibile di errore.

    Grazie per aver investito il tuo tempo nella lettura di questo post e per averlo commentato 🙂

  6. Jessica ha detto:

    Ma io son sempre qui, ti faccio le sviolinate e poi non ti ho neanche messo Mi piace sulla pagina? Sono veramente una brutta persona, vado a rimediare! (PS: se non fossi troppo vecchia sguazzerei su Ello, ha qualcosa che mi affascina, ma ci vorrebbero 10 anni in meno e la voglia)

    • Simone Bennati ha detto:

      Ciao @disqus_knWxcWVPJO:disqus,
      non preoccuparti per il “Mi piace” è solo un optional: chi vuole seguire il blog con costanza, lo mette; chi invece non ha interesse, non lo mette. Io non obbligo nessuno 🙂

      Per quanto riguarda Ello, io ci sono, ma per finta. Non lo guardo, non lo seguo, mi arrivano newsletter che non apro. Mi sono iscritto tempo fa “per moda” e da allora l’ho abbandonato lì. Magari è un bel social, ma un parere sincero e fondato non saprei dartelo. Forse un giorno…

      Un abbraccio,
      Simone

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