Twitter: 3 proposte per migliorarlo

3 funzioni di Twitter che mancano e che tutti vorremmo

Nessuno è perfetto, neanche Twitter

Quelli che di voi hanno affrontato la lettura di post come 3 motivi per cui Twitter è meglio di Facebook sanno già quanto io apprezzi questa piattaforma e perché.

Ma Twitter, anche se “bello bello in modo assurdo” [cit.], non è certo perfetto, anzi…

Facendone un uso quotidiano da ormai 2 anni, mi sono reso conto che sono molte le migliorie che potrebbero essere apportate e che basterebbe veramente poco per rendere assai più piacevole la user experience.

Non volendo propinarvi tutto l’elenco, ho scelto 3 elementi dei quali penso si avverta di più la mancanza. Se pensate però che la mia top list non centri i punti focali della questione, vi invito a segnalarmi le vostre idee ed impressioni attraverso i commenti.

Tutti pronti? Partiamo!

La possibilità di modificare i tweet

Quante volte ci capita di pubblicare un tweet e di accorgerci subito dopo di essere inciampati in un refuso? Non so voi, ma io ci casco almeno 3 o 4 volte al giorno. Per quanto mi impegni nel leggere e rileggere il testo di ogni tweet prima di mandarlo in pubblicazione, il refuso è sempre e comunque dietro l’angolo, pronto a rovinarmi la festa. E spesso ci riesce pure, il bastardo.

Scrivere un bel tweet e vederlo sciupato da un refuso è infatti qualcosa che mi manda in berserkr. Anche perché, come chi di voi utilizza Twitter sa, non è possibile modificare i tweet, quindi l’unica soluzione è cancellare e ripubblicare.

Ecco dunque che arriviamo al titolo di questo paragrafo, ovvero ad una delle migliorie che dovrebbero essere apportate in Twitter: la possibilità di modificare i tweet che abbiamo pubblicato, anche dopo diverse ore, giorni o addirittura settimane.

Un’implementazione di questo tipo renderebbe però necessaria anche l’introduzione di strumento atto a tutelare chi ha interagito con il tweet nella sua forma originale, ovvero lo storico delle modifiche.

Facciamo un esempio: mettiamo che io pubblichi un tweet con scritto “Forza Roma”, il quale ottiene 5 retweet e 10 stelline. Cosa potrebbe succedere se in un secondo momento decidessi di modificarlo in “Forza Lazio” ? Di certo gli utenti che hanno interagito prima della modifica si incazzerebbero a morte e io non potrei più farmi vedere in giro.

Ecco dunque che lo storico delle modifiche apportate ai tweet, nel caso in cui la modifica degli stessi venisse un giorno abilitata, si renderebbe più che necessario.

Devo ammettere il fatto che, da questo punto di vista, Facebook è un passo avanti a Twitter.

L’abolizione del limite di 140 caratteri nei DM

280 caratteriAll’interno del post citato nell’introduzione ho illustrato il limite dei 140 caratteri come un aspetto positivo di Twitter. Questo perché, dal mio punto di visita, esso costringe l’utente ad ottimizzare l’uso delle parole e quindi a far macinare il cervello.

Quello che non capisco è perché questo limite sia stato imposto da Twitter anche all’interno delle conversazioni a due, ovvero nei DM (Direct Message).

A che pro? A chi gliene viene?

Se da un lato, infatti, esercitarsi nell’uso della lingua non fa mai male, dall’altro il voler forzare gli utenti a conversare ottimizzando il testo prodotto anche nel corso di una conversazione privata si concretizza in un forte elemento di stress e toglie piacevolezza all’atto.

Quindi perché non abolire questo limite? O quantomeno raddoppiarlo, dando maggior respiro.

AGGIORNAMENTO: Il 12 agosto 2015 il limite dei 140 caratteri nei DM è stato abolito, come scritto in questo post tratto blog ufficiale di Twitter

Uno storico dei vecchi tweet di facile consultazione

In un post di qualche tempo fa intitolato Back to the Twitter: 3 tool per recuperare i vecchi tweet mi sono premurato di illustrare 3 servizi online atti a velocizzare e rendere efficace la ricerca dei tweet più datati, siano essi propri o di altri.

L’ho fatto perché Twitter, purtroppo, non permette una consultazione rapida ed approfondita del proprio storico, né di quello di qualsiasi altro utente. Il motore di ricerca interno alla piattaforma, nonostante i numerosi operatori, è infatti poco friendly e piuttosto sconosciuto all’utente medio.

Molto meglio, a mio parere, sarebbe adottare una soluzione alla Facebook, ovvero dotare ogni profilo di un riquadro in cui sia possibile arrivare in modo mirato (anno per anno, mese dopo mese e magari anche giorno dopo giorno) ai tweet appartenenti al passato.

Su Facebook, ad esempio, mi bastano pochi click per andare a vedere tutti gli status e le condivisioni che ho pubblicato l’ultimo giorno dell’anno…

Facebook - Storico

Sarebbe bello, dunque, se questo fosse possibile anche su Twitter. Giusto per non aver più niente da invidiare a quel simpaticone di Zuckerberg…

Work in progress

Magari alcune di queste modifiche sono in fase di studio ed il team di sviluppo di Twitter sta valutando la possibilità di portare online a breve.

Comunque stiano le cose, io come tanti altri ci auguriamo di vedere uno strumento sempre migliore, capace di venire in contro a quelle che sono le esigenze di chi utilizza Twitter quotidianamente e che ha scelto di comunicare con il mondo principalmente attraverso di esso.

Alla prossima!

Immagine di copertina tratta da proyectosbds.com

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Simone Bennati

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7 risposte

  1. Lanz86 ha detto:

    Infatti tre cose che servirebbero.

    La possibilità di modificare il tweet potrebbe essere implementata permettendo la modifica in un lasso temporale molto breve, tipo 30 minuti.
    Consentirebbe a chi a scritto di correggere, nel caso di errore, ed eviterebbe che qualcuno modifichi il senso del post dopo aver ricevuto “stelline” e “retweet”.

    Punti che aggiungerei sono:
    1) Permettere di programmare i tweet direttamente dal sito e dall’ App Mobile.
    2) Permettere la visualizzazione delle immagini direttamente nel tweet anche se postato da tool esterni dalla piattaforma.

    • Simone Bennati ha detto:

      Ciao @Lanz86:disqus,
      avevo pensato anche io inizialmente alle modifiche sul breve termine, ma poi mi sono reso conto che chi ha migliaia e migliaia di follower veri e attivi potrebbe comunque approfittare della situazione. E quindi, come ho scritto, la mia idea si è orientata verso l’introduzione accessoria di uno storico delle modifiche inerenti il singolo tweet.

      Quella di permettere di programmare i tweet è un’ottima osservazione! Un’implementazione del genere sarebbe utile soprattutto a coloro che utilizzano Twitter professionalmente e che dei tweet programmati spesso non possono fare a meno. Io stesso li troverei molto comodi per, ad esempio, condividere i miei post.

      Per quanto riguarda la visualizzazione delle immagini non credo di aver colto con precisione il punto. Ti faccio un esempio: io spesso mi trovo ad utilizzare TweetDeck e da esso è possibile programmare i tweet e, da qualche mese, anche includere in essi un’immagine. Proprio come se stessimo costruendo il tweet “da dentro Twitter”. Mi viene da pensare che altri tool, invece, non offrano questa possibilità…

      • Antonio Lanzolla ha detto:

        @Bennaker:disqus parlavo ad esempio di immagini da piattaforme esterne che non sia “pic.twitter.com”, ad esempio le immagini nei tweet inviati da Hootsuite (non pro) oppure immagini condivise da piattaforme come Instagram (ricordo che prima era permesso dopo hanno cambiato le policy delle API)

        Sulla modifica del tweet: sono d’accordo con te che potrebbe essere utile avere uno storico ho paura, però, che saranno in pochi quelli che andranno a spulciarsi lo storico di un tweet. Vista la natura rapida della piattaforma il rischio sarebbe che il messaggio che passa sarà sempre e solo quello dell’ultima modifica fatta dall’utente.

        • Simone Bennati ha detto:

          Ti rispondo prima al secondo punto:

          Sì, il rischio è quello. Ed è lo stesso rischio che si corre attualmente Fb. Dal mio punto di vista, il solo fatto che possa esistere uno storico dovrebbe fungere come deterrente, mettendo in guardia i malintenzionati. Per la serie “Se pubblichi e poi modifichi in modo scorretto, sappi che ti possiamo inculare”. Magari così uno non è stimolato a farlo…

          E poi, tornando alle immagini:
          Ah, ora ho capito! Sì, se le immagini caricate in Instagram, quando lo scatto viene condiviso su Twitter, fossero incorporate nel tweet sarebbe molto meglio, ma capisco che in questo modo quasi nessuno da Twitter andrebbe su Instagram per vedere la foto e quindi Instagram stesso perderebbe visitatori. Mi sa che da questo punto di vista siamo ad un binario morto. Quando ci sono di mezzo i visitatori, e quindi la pubblicità, e quindi i soldi, c’è poco da fare.

  2. Pasquale Ruotolo ha detto:

    Twitter è una forma inedita di Casa Editrice per il più anonimo degli individui, e questo è molto bello: dare voce a chi non l'ha mai avuta se non nel suo stretto privato!

  3. Simone Bennati ha detto:

    Ciao Pasquale!

    Mi piace questa visione che dai di Twitter. Mi piace molto! E sono completamente d'accordo con te 🙂

  4. Simona ha detto:

    Sono d’accordo ! Vorrei sapere gli alttri punti che hai individuato oltre ai 3 🙂

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