Essere “social” non significa essere socievole

Essere "social" non significa essere socievole

Meglio pochi, ma social

Quando descrivo agli altri quella che è la mia attività sui Social Network, una delle domande che più spesso mi viene rivolta è: “Hai migliaia di contatti, intrattieni dozzine di conversazioni al giorno e vai pure in giro per l’Italia a conoscere i tuoi amici virtuali. Come fai a dire di non essere socievole?”.

Un’osservazione comprensibile, ma che non tiene conto di un fattore determinate: essere “social” ed essere “socievole” non è la stessa cosa.

Al fine di farvi capire quale sia la differenza, vi racconto un episodio risalente ad alcuni anni fa…

Il mio primo colloquio di lavoro

Visto l’alto punteggio che ottenni agli Esami di Stato, furono diverse le realtà che mi contattarono per invitarmi a sostenere un colloquio conoscitivo. Tra queste, anche la filiale di un noto gruppo bancario, la quale offriva una posizione da operatore di sportello.

Nonostante l’iniziale perplessità, decisi di accettare l’invito e di raggiungere il luogo dell’incontro.

Una volta arrivato, una selezionatrice dai modi più che cortesi si curò di accogliermi e di illustrarmi per filo e per segno cosa avrei dovuto fare se avessi superato il colloquio.

Ascoltato il tutto, il mio istinto mi suggerì di spiegare chiaramente quale fosse la mia posizione:

“Signorina, so che quanto sto per dirle significherà probabilmente non poter mettere più piede qua dentro, ma voglio comunque correre il rischio: io preferisco di gran lunga lavorare con i computer, più che con le persone, e le spiego anche perché: i computer, una volta identificato il problema, si riparano facilmente. Le persone, invece, spesso non sanno neanche di averlo un problema.”

Inutile che vi descriva l’espressione dell’esaminatrice… Eppure, ogni volta che ripenso a questo episodio, sento che non mi ringrazierò mai abbastanza per aver risposto in quel modo.

Mio il campo, mie le regole

Come suppongo abbiate intuito, stare a contatto con la gente non è il mio forte ed è per questo che reputo l’essere “social” e l’essere “socievole” due cose ben diverse.

I Social Network mi permettono di interfacciarmi a distanza con persone con le quali sono io a decidere di mantenere un rapporto. Nessun obbligo o comportamento di circostanza, dunque.

Ogni volta che decido di costruire un ponte utile a mettermi in collegamento con qualcuno, lo faccio in base ai miei tempi e ai miei modi, perché se da un lato amo comunicare, condividere e intrattenere conversazioni, dall’altro non amo farlo con tutti e di certo non a prescindere.

Indi per cui, tanto sul web quanto nella vita offline, chi vorrà giocare secondo le mie regole sarà sempre il benvenuto. A tutti gli altri, invece, consiglio di trovarsi qualcuno che sia meno “social” ed assai più “socievole” di me.

Alla prossima!


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Simone Bennati

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