Il web può aiutare a risolvere problemi reali? La risposta è sì!

Il web può aiutare a risolvere problemi reali? La risposta è sì!

Il web è buono o cattivo a seconda di come lo si usa

Quando si parla del web, spesso si tende a considerare questo come “un mondo a parte”, il quale è nettamente distinto e separato dalla realtà e nulla può per influenzarla o modificarla.

In realtà il legame tra l’online e l’offline è ormai più che consolidato e i fenomeni appartenenti al piano digitale finiscono spesso e volentieri con il ricadere anche su quello reale, a volte con conseguenze poco piacevoli, se non addirittura drammatiche.

Il web, però, è soltanto uno strumento e, come tutti gli strumenti, gli effetti dati dal suo utilizzo sono determinati dal modo in cui noi decidiamo di sfruttarlo. Nel bene e nel male.

In questo articolo voglio raccontarvi di come la rete, e in particolare i social network, ha contribuito alla (parziale, almeno per ora) risoluzione di un problema che vivo ormai da mesi.

Se lo spunto è positivo, l’innesco è automatico

Qualche giorno fa, mentre mi recavo in ufficio, ho deciso di scattare alcune foto al piazzale sul quale affaccia l’ingresso della stazione di Pietralata (Metro B) e di condividerle su Facebook.

Il mio obiettivo era quello di denunciare lo stato di degrado in cui il piazzale stesso riversava, nella speranza che chi di dovere si attivasse per restituirgli un minimo di decoro.

Poche ore più tardi, la Pagina Facebook di Romanderground, realtà nata nel 2013 con l’obiettivo di dare visibilità ai problemi legati alla mobilità, ha ripreso la mia foto, rilanciando il mio appello.

Lo stesso ha fatto il blog Odisseaquotidiana, utilizzando il mio scatto come immagine di copertina di uno dei suoi sempre interessanti, nonché istruttivi, articoli di denuncia.

A fine giornata, insomma, il mio appello era stato spontaneamente ripreso e rilanciato da due realtà molto attive sul territorio romano e ben note a chi, come me, si affida ai mezzi pubblici.

Mi chiamo Web, risolvo problemi (o almeno ci provo)

Venerdì sera, 20 gennaio 2017, una volta uscito dalla stazione metro di Pietralata, ho trovato di fronte a me una situazione decisamente diversa:

Sacchi e sacchi di immondizia accatastati di fronte all’ingresso, pronti per essere portati via.

Uno scenario, questo, che mi ha fatto subito pensare alla possibilità che qualcuno, una volta intercettato il mio scatto, avesse deciso di mettere mano alla situazione.

Vero è che oggi (23 gennaio 2017) quei sacchi sono ancora lì, ma confido nella loro tempestiva raccolta. Anche perché, se così non fosse, sarò pronto a denunciare nuovamente la cosa.

“Bocca chiusa, ‘n c’entra vento” [cit.]

Tornando al discorso iniziale, ho voluto raccontarvi questo episodio proprio per dimostrarvi che il web può essere utilizzato non soltanto come “macchina del fango”, ma anche e soprattutto come strumento utile a dare visiblità ai problemi vicini alla realtà di ognuno di noi.

Certo è che, se si tira dritti o si fa finta di niente, allora diventa molto difficile che un problema arrivi all’attenzione di chi dovere (un’amministrazione, un’azienda, etc.) e venga quindi risolto.

Per questo, compito di ognuno di noi è quello di sfruttare la rete per denunciare le piccole e grandi problematiche che affliggono il proprio spazio e il proprio tempo, le quali, così facendo, potrebbero finalmente avere la reale possibilità essere risolte.

Alla prossima!


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Simone Bennati

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2 risposte

  1. AndyT ha detto:

    Il Web è – o almeno dovrebbe essere – un’estensione del mondo cosiddetto reale, non un universo a parte.

    Ben fatto ?

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